Da qualche settimana sembra essere scoppiata la pace tra le varie anime del PD locale, i renziani sembrano aver sotterrato l’ascia di guerra in attesa dei nuovi equilibri che usciranno fuori dall’assemblea provinciale del Partito Democratico aretuseo che si celebrerà a metà maggio.
La parola d’ordine delle deputate siracusane è stata “sorrisi e sobrietà”, e così nei social network spuntano insperati “like” e ammiccamenti all’operato dell’amministrazione.
Siamo quasi all’”ultimo chilometro” della campagna elettorale e lo sforzo maggiore è quello di posizionare i propri “campioncini” nella migliore posizione per tagliare il traguardo.
Tanto i conti si faranno dopo!
Ma ieri il colpo di fulmine: il sindaco Giancarlo Garozzo si è incontrato a Palazzo Vermexio con le parlamentari dell’area Dem, Amoddio e Marika Di Marco.
“Prepariamoci alla non pace” avrebbe detto a denti stretti il sindaco renziano attirando il massimo sull’attenzione delle due donne.
Rottura confermata anche da Giovanni Cafeo, molto vicino al consigliere Campisi, che nell’incontro pomeridiano ha ribadito di non potere accettare le proposte di pace che venivano rappresentate dalla segreteria regionale.
I numeri e le percentuali sono dalla parte dei Renziani che si sentono di essere loro maggioranza e che solo un congresso truffa non ha permesso di di esserlo.
Anche del tesseramento del 2014 che pochissimi hanno accolto è stato al centro del dibattito. Nessuno vuol chiedere la tessera perché sarebbe come ammettere di riconoscere l’attuale segreteria del PD.
Alla fine, il grande vecchio del PD – Gino Foti – avrebbe preso atto che non esistono i presupposti di una pacificazione onorevole tra i renziani e le altre due aree interne al partito (Dem e Riformisti).
Una situazione ingarbugliata se si considera che l’on.le Amoddio esprime un assessore nella giunta Garozzo e che l’assessore della giunta Bonfanti è dell’area di Civati, ormai ex del PD.
Sembra che i “renziani” diserteranno l’assemblea provinciale.
Carmelo Filingeri