Una Stagione Teatrale mediocre, si potrebbe dire di serie C, a parte qualche eccezione, senza alcuna pluralità culturale, quella di quest’anno al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto.
Non si può dire diversamente leggendo il Programma rispetto agli anni passati, ma anche fino alla precedente stagione teatrale, ilriferimento al passato e al recente passato va alla Direzione Artistica di Galatea Ranzi, di Corrado Russo e di Salvatore Tringali, che hanno fatto sotto questo aspetto non dei programmi generici e di basso profilo artistico, come questo del 2022/2023, con una Direzione Artistica assegnata al Teatro ABC di Catania, di cui vorremmo conoscere il perchè e il senso di questa operazione, come se a Noto non ci fossero soggetti validi per fare il Direttore Artistico, soprattutto per fare dei programmi per gli abbonati, per i giovani e per i ragazzi, nel rispetto della pluralità culturale.
Vogliamo ricordare in particolare la Direzione Artistica di Corrado Russo, si potrebbe dire la persona più adeguata degli ultimi tempi, che portò il teatro fuori dal tempio, con delle Compagnie e Attori/e di valore professionale, dislocandolo in Città, nei Palazzi, nelle Chiesesconsacrate, nelle Piazze, nel Cimitero, promuovendo dei Laboratori, dei Convegni, presentando libri sul teatro, con dibattiti pubblici, coinvolgendo la Scuola, l’Università di Architettura di Siracusa, che con i suoi iscritti partecipava sia ai lavori teatrali, che ai Laboratori e ai Convegni, contribuendo ad aprire la città culturalmente.
Un Corrado Russo sempre presente in Città a ogni lavoro teatrale che veniva rappresentato.
La nuova Amministrazione Comunale, con il Sindaco Figura, che poi è anche Presidente del Consiglio di Amministrazione, con l’Assessore al Turismo Massimo Prado, sotto l’aspetto della cultura teatrale hanno chiuso e circoscritto la Città fuori da ogni apertura culturale, confinandola in quella “miseria teatrale della prosetta”, culturalmente ornamentale e consolatoria, tipica dei piccoli teatri di provincia, in cui latitano le idee, di conseguenza la qualità e il livello culturale dei lavori.
Ma ciò che lascia perplessi e scoraggia politicamente, è che la rassegna teatrale non è stata presentata alla Città come di dovere, invece, è stato messo ii Programma su Facebook, come se si trattasse di una cosa tra amici per cui, ad esempio, non sappiamo quale è il costo di tutto il Programma, in barba alle regole e alla trasparenza politica!
Roberto Bellassai
Comitato per i Diritti del Cittadino