Un piano di riequilibrio approvato dal Consiglio comunale per evitare il dissesto colpisce anche i creditori.
LA PROCEDURA:
Ci sarà un avviso sul sito del Comune: chi vanta dei crediti nei confronti dell’amministrazione deve presentare una domanda per riscuoterli entro la data stabilita altrimenti il credito sarà “automaticamente cancellato”.
Ma c’è di più.
Chi, invece, si accorgerà dell’avviso e presenterà la domanda in questione si vedrà restituire le somme soltanto in percentuale, “una somma variabile in relazione all’anzianità del debito come previsto dalla norma”:
Il 40 per cento per i debiti con anzianità maggiore di dieci anni, il 50 per i debiti con anzianità maggiore di cinque anni, il 60 per quelli maggiori di tre anni e infine l’80 per quelli più recenti, inferiori a tre anni.
BENE CHE VADA ALMENO UNA RIDUZIONE DEL 20% DEI CREDITI.
L’amministrazione municipale proporrà individualmente ai creditori la definizione del credito.
La transazione dovrà essere accettata entro il termine di trenta giorni e prevede “la rinuncia a ogni altra pretesa”.
Un prezzo da pagare per tenere in piedi il Piano di riequilibrio.
Pᴇʀ ᴄʜɪ ᴠᴜᴏʟᴇ ᴏ ᴘᴇʀ ᴄʜɪ ᴛɪꜰᴀ ᴘᴇʀ ɪʟ ᴅɪssᴇsᴛᴏ ᴅᴇʟ Cᴏᴍᴜɴᴇ ᴅɪ Nᴏᴛᴏ ǫᴜᴇsᴛᴀ sᴀʀᴀ̀ ᴜɴᴀ ᴘᴀʀᴛᴇ ᴅᴇʟ ᴅᴀɴɴᴏ.
PAGHERANNO IMPRESE E CITTADINI.
Carmelo Filingeri