Signore e signori, amiche e amici, gentili spettatori, questa sera sono stata invitato a presentare la nascita di una nuova associazione culturale, seguita da una piece teatrale per omaggiare la festa della donna.
Sento già i vostri mormorii:
“Come, un’altra associazione culturale? Non ne avevamo a sufficienza a Noto? Questa però ce la potevamo risparmiare!”
Tutto inutile! Perciò pazientate per alcuni minuti e lasciatemi fare la mia presentazione.
La nuova associazione è stata denominata “Le Cattive Compagnie” e non chiedetemi il perché …. Io stessa ho posto la stessa domanda, ma gli interlocutori sono stati piuttosto vaghi …. L’unica cosa che mi ha detto è:
“che se frequenti delle cattive compagnie sai già cosa ti aspetti e difficilmente avrai sorprese”
E lo scopo?
Riunire in un unico contenitore diverse attività culturali: quali il teatro ….. infatti alcuni dei fondatori, fra cui Angela Forte, Alessandra Macca, Giorgio Benelli, Graziella Moscuzza, provengono dal Laboratorio Sperimentale di Noto e per quasi tre anni hanno portato alla conoscenza di questa città e delle cittadine limitrofe oltre venti spettacoli e ora vogliono tentare un ulteriore passo in avanti, con nuove sperimentazioni, affrontando testi e opere sempre più impegnative ….
Riuscire a creare un piccolo centro di cinematografia, utilizzando le giovani e valide forze esistenti in questa città e promuovere le bellezze e la storia con la produzione di “documentari” o di “corti”, cioè mini film della durata di dieci minuti, senza doverci ogni volta rivolgere a dispendiose collaborazioni esterne…… inoltre mostre di pittura, scultura, fotografia dei nostri artisti locali e proporre anche scambi con altre cittadine siciliane …. Letture di poesie, novelle, favole, racconti, intervallate a canzoni, pezzi musicali e balli etnici e, infine e non ultima, la ricreazione del “Cuntastorie” di antica memoria e riportarlo nelle splendide piazzette dei nostri quartieri e sui litorali turistici di questa parte di Sicilia.
Sento già i vostri commenti: non è un progetto troppo ambizioso? Utopistico? Irrealizabile? ….
Beh, cari amici: perché porre un limite ai sogni?
L’unico pericolo in cui si potrebbe incorrere sarebbe solo un brusco risveglio ma è sufficiente realizzarne anche solo un paio per togliere questa città dal suo torpore e darle una Speranza.