Il Commissario straordinario dell’Ato Idrico di Siracusa, dott. Ferdinando Buceti, insiste e irrobustisce le motivazioni della delibera n. 12 del 3 luglio 2013 con la quale il Consorzio aveva provveduto al ritiro della concessione-contratto stipulata in data 8 febbraio 2008 con SAI 8 Spa.
Il contenuto della memoria depositata dalla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Siracusa all’udienza del 19 settembre 2013 avanti al Tribunale Fallimentare di Siracusa (proc. R.G. n. 190/2013) fa emergere fatti e circostanze di per sé soli idonei e sufficienti a dimostrare un comportamento scorretto e di mala fede ed in violazione degli obblighi assunti dai Sai 8 con la sottoscrizione della concessione- contratto e, in pratica, smonta molti dubbi e perplessità appalesate dai Sindaci “responsabili” davanti alle assisi consiliari.
La Procura della Repubblica di Siracusa ha contestato a SAI 8, con la memoria depositata i seguenti fatti:
- mancato smaltimento dei fanghi prodotti dai depuratori come conseguenza di una precisa policy aziendale;
- mancato versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali come conseguenza di una precisa policy aziendale;
- dissennata gestione economica della società, concessionaria di pubblico servizio, in forza della quale non sono stati onorati i debiti verso l’erario, verso i fornitori e per lo smaltimento dei fanghi prodotti dai depuratori, mentre sono state versate ingenti somme agli avvocati e alle società di consulenza a questi riconducibili;
- illegittimo drenaggio di risorse economiche dalla SAI8 Spa, la quale ha pagato diversi milioni di euro per prestazioni di progettazione fatturate da Saccecav Depurazioni Saccede (socia di Sai8 spa) ma svolte da dipendenti di SAI 8 distaccati presso la stessa Saccecav Depurazioni Saccede;
- illegittimo drenaggio di risorse economiche dalla SAI 8 Spa, la quale ha pagato ingenti somme alla Mosaico Srl per prestazioni svolte da dipendenti di SAI8 Spa distaccati presso la stessa Mosaico Srl.
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