Da qualche giorno nella Città di Noto circola un volantino dal titolo: Finalmente, e con un sottotitolo: La Chiesa di Noto apre agli ultimi.
Il titolo è chiaramente molto ironico, ma è molto chiaro il riferimento al Vescovo di Noto, Antonio Staglianò, che, da quando viene riportato sempre nel volantino, ha dato in comodato d’uso gratuito ad un imprenditore della ristorazione netina la scalinata interna della Chiesa di Santa Chiara e le stanze adibite a Canonica, luoghi da poco restaurati, dove attualmente c’è una Pizzeria, il tutto in barba al FEC, Fondo Edifici di Culto.
In questa opera di solidarietà per “aiutare gli ultimi“, continua sempre il volantino, anche il Sindaco di Noto, Dott. Corrado Bonfanti, ha fatto la sua parte, dando sempre allo stesso imprenditore, metà della strada di via Nicolaci, ha chiuso al traffico veicolare con dei dissuasori in ferro parte della via Pier Capponi, collocando sul lato sinistro della strada quattro enormi e rudimentali vasi con degli alberelli di carrubbo, arredo che stride fortemente con l’identità del luogo, che non può essere deturpato dalla pratica del cattivo gusto da chi invece deve tutelare, curare e salvaguardare non solo ogni angolo del centro storico ma ogni particolare, ogni atmosfera, ogni pietra che fa parte del centro storico.
Il volantino è firmato da “Un gruppo di ristoratori locali“, che denunciano una concorrenza molto sleale nei loro confronti.
A noi, del Comitato per i Diritti del Cittadino, la questione ci sembra un po’ troppo sbilanciata verso una forma etica paradossale, pensando ad una Chiesa che, a parole, si straccia le vesti per i poveri, mentre nei fatti si comporta nel suo contrario, donando in questo caso dei locali a un imprenditore economicamente benestante da generazioni, mentre ad esempio, nel caso della Mensa per i poveri, la stessa Chiesa pretese i locali da parte dell’Amministrazione Comunale!
Ma siamo in Democrazia?
In un sistema di regole chiare e valide per tutti?
Oppure al grottesco, in una forma di Oligarchia, dove i vertici del Potere, in questo caso Civile e Religioso, quindi i Poteri forti, interpretano la Democrazia secondo i propri gusti, le proprie simpatie, allungando sempre di più le distanze tra poveri e ricchi!?
Dando di conseguenza esempi antidemocratici alla Città!
Un’altra cosa ci chiediamo: Ma i Signori Consiglieri Comunali, e gli Assessori della sinistra del PD, non dicono nulla su questi comportamenti dei vari Poteri,in particolare su quello civile e laico, a cui continuano a dare la fiducia senza chiedere nemmeno quei dovuti chiarimenti pubblici?
Roberto Bellassai
Comitato per i Diritti del Cittadino