Impedire il “passeggio” dei cani alla villa comunale è una misura che rischia di non assicurare risultati; chi impedisce alle decine di cani randagi di sporcare i giardini pubblici e le altre vie della città? Cosa si fa in questo senso ? Esistono regole e precauzioni che possono conciliare le esigenze di tutti. Ci saremmo aspettati una sensibilità più spiccata per questi temi da un’ amministrazione di sinistra, infarcita di ambientalisti ed animalisti. La convivenza tra il migliore amico dell’uomo a quattro zampe ed i bambini viene, in altre parti d’Italia, sostenuta come segno di civiltà e stimolata per le riconosciute implicazioni terapeutiche. Anziché apporre simili cartelli bisognerebbe sensibilizzare i proprietari dei cani ad utilizzare i rimedi dettati dalla legge e dal buon senso, ovvero museruola, palette e sacchetti per le deiezioni. Quindi si tolgano i cartelli e si installi un distributore automatico di sacchettini e palette, si aumentino i controlli e si puniscano i trasgressori. Invece di pensare di garantire la sicurezza dei più piccoli apponendo uno sterile cartello, perché non si pensa a ripristinare il manto d’asfaltato della piazza della villa e dei viali di pertinenza, ridotti a colabrodo, molto spesso causa di infortuni più o meno gravi. Alle legittime preoccupazioni di alcuni genitori che frequentano la villa comunale con i loro piccoli bisogna dare questo tipo di risposte concrete e risolutive, altrimenti si rischia che la toppa sia peggio del buco.
Salvo Veneziano
Credo che, all’interno della villa comunale, si debba delineare un’area riservata ai piccoli animali, come accade in moltissime città. Ci sarebbe, così, uno spazio per tutti: bambini, genitori e proprietari di cani che, comunque, devono avere la possibilità di far giocare e correre i loro piccoli amici.