Sul quotidiano La Sicilia del 24 Gennaio c.a. leggiamo un articolo dal titolo: “ Turismo, il Sud Est capitale europea “ a firma di Francesco Midolo.
Si parla di un Calendario delle Fiere del turismo e di un protocollo d’intesa fra i Comuni di Siracusa, Noto, Avola e Portopalo di Capo Passero di cui Noto è capofila.
Le Fiere sono quelle di Bruxelles, Tokyo, Monaco di Baviera, Berlino, Parigi, Milano e Shangai.
La spesa per questa promozione per il turismo è di 115 mila euro, suddivisa tra i vari Comuni secondo il numero delle strutture e la qualità dei servizi.
Limitandoci a interessarci del Comune di Noto, leggiamo che la quota è di 30 mila euro che insieme alle restanti somme formeranno le 150 mila euro, somma che verrà gestita dall’Associazione Noto Albergatori per la spedizione del materiale promozionale, il montaggio dell’arredamento, per le hostess, e per allestire gli spazi delle sette Fiere essendo la Città di Noto capofila.
Sarà pure una buona iniziativa per promuovere il turismo a Noto insieme alla zona del Sud Est ma non riusciamo a spiegarci perché gli Albergatori di Noto debbono farsi la promozione delle loro attività con i soldi dei Cittadini di Noto!
Le loro attività sono private non pubbliche, né questi Signori collettivizzano i loro guadagni con la Città!
Vogliamo fare presente ad esempio che a Noto ci sono anche B e B di lusso dove si paga per notte più di 250 euro e siamo portati a pensare, salvo smentite, che i lavoratori non solo di questo settore non siano trattati economicamente secondo le tariffe sindacali, quindi vorremmo anche capire e sapere qual’ è la politica e la logica praticata dall’Amministrazione Bonfanti che secondo noi si presta a un clientelismo politico palese.
E poi si promuove Noto nelle più importanti Città europee e del mondo, dove le regole civili e il rispetto dell’identità dei luoghi sono alla base delle politiche culturali di quelle Città e di quei Paesi, mentre nella nostra città il Centro Storico viene gestito come fosse una Casbah, piena di pedane, di dissuasori, senza un Piano del Traffico, in una Città ad alto rischio sismico dove non vi è nemmeno la volontà politica di applicare il dovuto Piano Estetico approvato da anni che rimane chiuso nei cassetti del Palazzo.
Osservatorio Sociale
Roberto Bellassai
Giovanni Giunta
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