Gennuso (Mpa): la sanità è allo sfascio: “Ispezionerò gli ospedali siracusani”
“Le accuse che l’onorevole Gennuso muove al direttore generale dell’ASP di Siracusa sulle asserite carenze degli ospedali della provincia sono assolutamente infondate oltreché false e strumentali”.
“Nessuna segnalazione di carenze – precisa Maniscalco – mi è pervenuta dal direttore sanitario aziendale né dai coordinatori sanitari dei distretti ospedalieri, né dai direttori sanitari di presidio, peraltro molto attenti alla risoluzione di eventuali criticità. E’ sotto gli occhi di tutti quello che è stato fatto per gli ospedali della provincia di Siracusa dal settembre del 2009 ad oggi, basta andare sul sito dell’Azienda dove si parla di fatti e di opere mai realizzate prima. Ma visto che l’onorevole Gennuso ha la memoria corta ritengo utile rinfrescargliela rammentandogli in primo luogo che la gente è stufa del suo trasformismo politico e del suo dire tutto ed il contrario di tutto a seconda del luogo o dell’interesse clientelare da perseguire in determinato momento storico. Solo pietose bugie per nascondere incapacità intrinseche; non mi risulta infatti che l’onorevole Gennuso abbia la competenza necessaria né l’esperienza giusta per poter parlare di sanità con cognizione, diciamo che piuttosto, da quanto afferma, sembrerebbe essere nelle mani di squallidi soggetti che strumentalmente lo utilizzano verso “falsi bersagli” .
Ma cominciamo col dire che l’apertura del nuovo ospedale di Lentini non è un miraggio; è messo lì in contrada Poggio Roggio visibile a tutti, in tutta la sua imponenza. E’ un’opera che rappresenta, in maniera conclamata, l’orgoglio della Direzione aziendale dell’ASP, del Governo della Regione Siciliana, e soprattutto dei cittadini di Lentini e del relativo comprensorio territoriale. Tutti i reparti del nuovo ospedale risultano estremamente attivi e produttivi oltre misura, poiché sono guidati da professionisti di valore che hanno dimostrato con i fatti e tanta dignità non solo di aver invertito la tendenza alla fuga della gente verso altre aziende, ma anche di essere diventati “attrattivi” per le indiscutibili capacità professionali a sostegno della implementazione delle prestazioni erogate. Inoltre, entro quest’anno, dopo dodici anni si avrà finalmente un unico Ospedale per acuti nella zona Sud e più precisamente al “Di Maria” di Avola mentre è già stata sottoscritta l’intesa con le case di cura private accreditate per garantire su Noto un’offerta ospedaliera alternativa a quella pubblica che ricomprenderà oltre le branche di base anche branche innovative non presenti prima, quali la neurochirurgia, la neurologia, la cardiologia, l’urologia, oltre che la riabilitazione e la lungodegenza. Ciò costituisce un ulteriore fiore all’occhiello per la sanità della provincia di Siracusa essendo il primo esempio di sperimentazione pubblico-privato nella regione siciliana.
Nell’ospedale di Augusta fervono i lavori per garantire e rilanciare nel nosocomio megarese una rinnovata sanità di qualità con vocazione all’eccellenza. Ho già prodotto, infatti, ai competenti Uffici dell’Assessorato della Salute un articolato progetto per una Oncologia di eccellenza da attuare con i fondi dell’art. 6 della L.R. 5/09. Ritengo utile inoltre rammentare al nostro Onorevole, che mai come adesso gli ospedali della provincia godono di sofisticate attrezzature tecnologiche mai avute prima, quali 2 risonanze magnetiche, (una a Siracusa e una di imminente istallazione ad Avola) innumerevoli Tac sparse in tutti gli ospedali ed ancora angiografi, mammografi, ecografi, tac pet ecc.
Non si sottace che il 2013 sarà l’anno della RADIOTERAPIA a Siracusa con l’installazione nel presidio Rizza dell’acceleratore lineare. Ritengo altresì utile rammentare sempre al nostro onorevole, che l’ASP di Siracusa in soli 4 mesi ha definito ben 78 assunzioni a tempo indeterminato di dirigenti medici più sette direttori di unità operative complesse spalmati in tutti i posti vacanti degli ospedali eliminando quelle ataviche sacche di precariato improduttive per l’Azienda per il carattere della provvisorietà rivestito.
L’elenco delle cose fatte potrebbe continuare a dismisura vedi l’apertura di uno dei più bei Hospice della la Sicilia, del reparto di Unità Terapia Intensiva Coronarica all’ospedale di Avola, della informatizzazione di tutta la rete dei servizi aziendali e tanto altro che per brevità di esposizione si rinvia al sito aziendale www.asp.sr.it.
In conclusione voglio integrare le già precarie conoscenze dell’onorevole Gennuso in materia di bilanci ed obiettivi:
i Direttori Generali vengono valutati : a) per i risultati di gestione raggiunti in relazione agli obiettivi assegnati; b) per le opere e le attività realizzate durante la gestione; c) per l’equilibrio di bilancio in ragione di un perdita programmata con la Regione dove saranno giustificati e valorizzati tutti i costi sostenuti in eccedenza per il raggiungimento degli obiettivi fissati all’ASP di Siracusa dalla stessa Regione .
Stia sereno quindi l’onorevole Gennuso poiché ancora una volta, senza alcuna cognizione giuridico amministrativa di come funziona la sanità, assume atteggiamenti minacciosi ed esercita pressioni mediatiche strumentali, ancor più gravi in questo particolare momento elettorale, al solo fine di condizionare e vessare chi dirige un delicato settore della pubblica amministrazione.
A conferma dello scopo persecutorio, il nostro onorevole paventa temerarie ispezioni da “ far west”, possibilmente con pistola in pugno, inconsapevole che anche le ispezioni, per evitare di diventare abusi, devono rispettare dei precisi protocolli istituzionali ed a cui il sottoscritto non si sottrae certo”.
La dichiarazione dei dirigenti:
“L’ON. GENNUSO SI MUOVE COME AL SOLITO: UN ELEFANTE IN UN NEGOZIO DI CRISTALLI”
“Patetiche menzogne sulle carenze degli ospedali divulgate sulla stampa dall’onorevole Gennuso, in campagna elettorale, per tirare acqua sporca al suo mulino. Inutili tentativi di infangare la gente che lavora. Venga, sempreché legittimato, l’onorevole Gennuso, a fare le ispezioni: troverà noi vertici dell’Azienda ad attenderlo per confutare tutte le sue affermazioni in campo ospedaliero non rispondenti al vero. Farebbe bene a smetterla di divulgare bassezze ed infamità nei confronti dell’Asp e farebbe bene anche a non girovagare questuando nei vari uffici dell’Azienda. Non pensi, inoltre, di barattare l’astensione dallo scrivere articoli artatamente denigratori contro l’Asp e i suoi operatori in cambio del soddisfacimento di proprie “istanze””.
Firmato
Il direttore Sanitario Aziendale dott. Corrado Vaccarisi Il direttore sanitario del P.O. di Siracusa dott. Giuseppe D’Aquila Il direttore sanitario del P.O. di Lentini dott. Alfio Spina Il direttore sanitario del P.O. di Avola Noto dott. Rosario Di Lorenzo Il direttore sanitario del P.O. di Augusta dott. Paolo Bordonaro
Scontro sulla sanità a Siracusa, Gennuso: “Maniscalco farebbe bene a tacere”
“Il dott. Maniscalco dovrebbe avere il buonsenso di tacere, anziché farneticare per le cose che non ha fatto e ridotto la Sanità in provincia di Siracusa ad orticello per il proprio tornaconto”.
E’ la risposta del deputato segretario all’Ars del Movimento per le Autonomie, on. Giuseppe Gennuso alla replica “irriguardosa nei confronti delle istituzioni” del direttore generale dell’Asp di Siracusa.
” A differenza degli altri direttori generali che amministrano le Asp siciliane –afferma il deputato – la gestione del dott. Maniscalco è fallimentare su tutti i punti di visti. Lui così come il direttore sanitario ed i responsabili dei presidi, mentono sapendo di mentire. In primo luogo l’Asp di Siracusa ha fallito sulla spesa, non riuscendo a rientrare nel budget assegnato dall’assessorato regionale alla Sanità e la norma vuole che di fronte al disavanzo, il manager decade. Poi i reparti degli ospedali della provincia di Siracusa sono a corto di personale infermieristico ed anche di medicine e materiali che servono per garantire un’assistenza adeguata ai pazienti. Fatto ancor più grave – prosegue Gennuso – è che il dott. Maniscalco si vanta di essere stato il fautore dell’apertura dell’ospedale di Lentini. Ed in questo caso ha decisamente memoria corta. Sono stato io a chiedere all’assessorato regionale alla Sanità ed al presidente della Regione, Raffaele Lombardo di inviare un commissario straordinario, poi nominato nella persona del dr. Poli, per avviare l’apertura del nosocomio. Sul caso Lentini – prosegue il deputato dell’Mpa – avevo minacciato di incatenarmi, qualora l’ospedale non fosse stato aperto prima dell’estate del 2011″. L’on. Gennuso attacca sulle spese inutili fatte dal manager. “In locali che non sono di proprietà della Regione – aggiunge – mi riferisco alla direzione generale di corso Gelone, il manager si è fatto realizzare per le sue esigenze, una suite. Davvero incomprensibile in periodi di crisi, dove la gente non riesce neppure a sbarcare il lunario. Il direttore generale vada in giro per i reparti a parlare con il personale e con i pazienti e non ascoltare le sirene dei i suoi fedain che pur di mantenere i loro privilegi, preferiscono essere degli yesman. A cominciare dal direttore del presidio ospedaliero di Avola, dove il condottiero, se così si può definire Rosario Di Lorenzo, ha depotenziato per la sua incapacità gestionale i nosocomi di Avola e Noto”. Gennuso parla anche di soprusi nei confronti di medici di provata esperienza. “Maniscalco, insieme ai direttori, ha coperto le angherie subite e che ancora subiscono, professionisti di provata esperienza, in alcuni casi violando tra l’altro le più elementari regole sindacali. Ci sono state anche epurazioni, così come avvenuto ad Ostetricia e ginecologia, dove la dr.ssa Pullara è stata destinata ad altro incarico. E non c’è nessuna spiegazione plausibile della mancata nomina del dr. Paolo Caruso a direttore del reparto di Oculistica. Poi si sono verificati trasferimenti di medici da altre regioni a Siracusa, poco comprensibili”. L’on. Gennuso sulla vicenda delle attrezzature sostiene che se oggi sono in dotazione agli ospedali siracusani ” è soltanto grazie al mio interessamento e sono stati acquistati fuori dal badget assegnato all’Asp”. “Vorrei infine ricordare a Maniscalco che io faccio politica e non clientela, le operazioni clientelari sono artifici che usa lui ed i suoi amici per favorire soggetti da portare avanti per interessi e non per meritocrazia. Umanamente – conclude Gennuso – capisco il livore del direttore generale e dei dirigenti che compongono la sua squadra, Vaccarisi, D’Aquila, Spina, Di Lorenzo e Bordonaro, perchè hanno capito di essere oramai arrivati al capolinea. Del loro operato e sulla gestione della Sanità in provincia di Siracusa, dovranno rendere conto al governo della Regione. Purtroppo l’ eredità che lasciano sarà quella di ricostruire sul territorio una sanità efficiente e soprattutto al servizio delle popolazioni”.