Stamattina preferisco scrivere e non … lavorare
Le cose che ho letto in questi giorni mi facevano riflettere sulle cose dette in tempi non sospetti e sulla attualità delle stesse.
Dell’ultimo Consiglio Comunale leggo le affermazioni che “ Non ha perso la città ma la maggioranza” e fra me e me dico ma a chi abbiamo affidato la città ? Mi viene da dire quale MAGGIORANZA?
Quella venuta fuori dalle urne o quella rabberciata composta in modo eterogeneo oggi?
Quando qualche mese addietro ho fatto la considerazione di tirarmi fuori avevo visto giusto e mi ero espresso in modo chiaro che chi aveva perso doveva rimanere al proprio posto all’opposizione e governare chi aveva vinto.
Questo metodo porta un peccato originale aver allargato la maggioranza al ballottaggio e qui entra in ballo anche il famoso “Progetto Noto” che era stato condiviso con i suoi pro e contro da MPA – FLI – Uniti per la Città – Notolibera e Impegno per Noto, occorre ricordare che allora questa aggregazione venne definita dal candidato del PD “ Maionese Politica”.
Oggi quel cartello iniziale non c’è più basti penare che la maggioranza che si dovrebbe richiamare al fu “Progetto Noto” viene oggi sostenuta dal PD che non ne faceva parte , dal Movimento Civico che ha portato all’elezione del Presidente del Consiglio Corrado Figura , dal Movimento Civico Patto per Noto di Veronica Pennavaria, dal Consigliere Tardonato eletto nel Popolo delle Libertà, da Gianfarnco Pinatldi eletto nelle fila di Grande Sud , ovvero 7 elementi non facevano parte del Progetto Noto , ognuno lo ha sposato per opportunità politica …. che comunque non è reato.
Allora mi chiedo di quale maggioranza stiamo parlando?
Vista la mia età … non eccessiva… ho avuto il piacere di partecipare al precedente “ Progetto Noto” dell’Avv.Passarello , un idea che ci ha consegnato “questa NOTO “,una visione che portò la città alla ribalta internazionale con la stesura di un testo con tanti progetti sul riordino della città.
Uno degli aspetti importanti per una amministrazione pubblica è quella di non lavorare in modo disordinato ma con un progetto organico , basato sulla conoscenza, dei luoghi, delle persone, delle dinamiche economiche , del territorio, se non si ha la conoscenza non si può nemmeno programmare, allora si vive alla giornata o secondo quello che riteniamo si debba fare , senza sapere se sia giusto sbagliato perchè in fondo manca il confronto non solo fra i consiglieri ma con la città.
Oggi che succede?
La maggioranza o meglio l’aggregazione di cui ognuno per proprio conto la compone per accordi personali con il Sindaco va sotto e chi ci perde …… la Città!
Un concetto che andrebbe esteso, ma su cosa va sotto sul CUMO, ovvero sulla creazione di nuove figure che servono a soddisfare gli appetiti delle varie maggioranza che compongono il Consorzio Universitario e non per migliorarne la qualità ed ottimizzare i servizi.
Ritorno al concetto iniziale la maggioranza va sotto e allora forse la stessa non andava snaturata com’è oggi,questi cambi in corsa potevano avere una giustificazione qualora la precedente maggioranza, fosse andata sotto , ma a memoria non ricordo che sia successo.
Mi chiedo a che serve crearne una nuova se si è sempre sotto?
Daniele Manfredi
Il titolo molto azzeccato e’stato curato dalla redazione