Il Tar di Palermo ha respinto per inammissibilità il ricorso presentato dall’avvocato Salvatore Di Pietro, vicino all’ex deputato Pippo Gennuso (Pds-Mpa), che chiedeva la ripetizione delle elezioni regionali in una ventina di sezioni della provincia di Siracusa. Sosteneva di avere riscontrato ‘diverse omissioni ed irregolarità nelle verbalizzazione del numero delle schede consegnate al seggio elettorale, del numero di schede non autenticate rimaste nel pacco e non firmate, del numero di schede autenticate e non utilizzate per la votazione e del numero di schede autenticate e firmate’.
Il ricorso era stato notificato a tutti i deputati eletti nella provincia di Siracusa: Pippo Gianni, Bruno Marziano, Pippo Sorbello, Vincenzo Vinciullo, Giambattista Coltraro e Stefano Zito.
Se fosse stato accolto si sarebbe delineata un vera e propria rivoluzione all’Ars, poiché si sarebbe dovuto votare nuovamente in 20 sezioni che comprendono oltre 10.000 elettori, con esito incerto per i risultati imprevedibili della nuova conta elettorale.
I giudici amministrativi hanno invece accolto le tesi della difesa circa l’inammissibilità del ricorso elettorale. ”Le censure relative a una competizione elettorale che si limitino ad evidenziare la omessa o errata compilazione di taluni verbali – afferma l’avvocato Emanuele Tringali, legale del deputato Coltraro – ove non siano espressamente sanzionate a pena di nullità da una norma, non possono tradursi in doglianze generiche volte a provocare un generale riesame delle operazioni di scrutinio o la ripetizione delle elezioni”.
Per il legale “non è elemento sufficiente a provocare la nullità della competizione elettorale l’ipotetica possibilità, ovvero il mero sospetto, che la violazione di una norma del procedimento elettorale abbia alterato l’esito del voto, richiedendosi la sussistenza di elementi idonei a conferire attendibilità e concretezza ai dubbi esposti da chi promuove l’azione di annullamento”.
Probabile adesso che il ricorrente si appelli al Consiglio di giustizia amministrativa. Il 14 febbraio, inoltre, il Tar si pronuncerà su un altro ricorso, presentato da un candidato non eletto sempre nella provincia di Siracusa.
Sempre al Tar di Palermo è stato presentato un terzo ricorso, questa volta proprio da Gennuso e notificato soltanto al deputato Pippo Gianni.