Sul Sito Internet,www.evarconews.it, all’articolo, “ Le riflessioni del Sindaco di Noto,” tra i vari Commenti ce ne sono due che riguardano la richiesta di chiarimenti riguardo la TARES del 2013.
Uno dei Commenti lo ha postato Corrado Scardaci che chiede al Sindaco di Noto, Dott. Corrado Bonfanti,che fine ha fatto Il Fondo di Solidarietà TARES!?
L’altro Commento è a nome dello scrivente del Comitato per i Diritti del Cittadino sempre sullo stesso argomento.
Ma il Sindaco Bonfanti non risponde sull’argomento, nè sul Blog nè sulla Stampa!
Sono passati più di nove mesi da quando istituì Il Fondo di Solidarietà TARES, 317 mila euro, e ad oggi non sappiamo nulla!
Gli Uffici addetti dove abbiamo chiesto informazioni non sanno niente!
L’ufficio ai Servizi Sociali, in particolare il Dott. Guido Serravalle, meno di un mese fa ci rispose che aspettavano il nuovo ISEE da parte del Governo, perchè con quello precedente, quello del 2013, non si possono fare i calcoli nè le graduatorie per stabilire chi è esente e chi no!
Ci chiediamo e chiediamo: Ma per tutti gli altri servizi come mai l’ISEE corrente è valido mentre solo per la questione TARES no?
Tante altre Città, sia del Nord che del Sud, hanno inserito nel Regolamento sia le fasce paganti per l’intero delle somme, quindi quelli a cui vengono fatte le riduzioni,e quelli esenti totali dal pagamento!
A Noto,il Regolamento è stato rivisto ma non è stato inserito il capitolo sulle fasce deboli!
Più di nove mesi fa in un Consiglio Comunale il Sindaco Bonfanti, chiarendo e dissertando sulla questione, parlò di Noto come di una singolare Città virtuosa che aveva pensato a chi si trovava in difficoltà economica, istituendo Il Fondo di Solidarietà TARES per chi non poteva e non può pagare, mettendosi in quella occasione una specie di fiore all’occhiello per l’impegno suo e della sua Amministrazione!
Ma ad oggi, dopo più di nove mesi, la Città non sa che fine a fatto il famoso Fondo di Solidarietà Tares!
Mi scuso con quanti aspettavano una mia risposta sul quesito riferito al Fondo di solidarietà Tares istituito lo scorso anno.
Il ritardo consiste nel fatto di essere stato solo ora messo a conoscenza dei post dei cari amici Scardaci e Bellassai che ringrazio sempre per la grande attenzione nell’affrontare le problematiche della nostra comunità e proporre sempre soluzioni interessanti e valide.
In occasione dell’ultimo Consiglio comunale, mi è stata posta la medesima domanda e riprendendo la risposta formulata in quella sede mi permetto di ripeterla per i blogghisti.
Ricordo a tutti e a me stesso che l’utilizzo del Fondo di solidarietà è disciplinato da un regolamento approvato dalla massima assise comunale. Il regolamento prevede di utilizzare il parametro dell’ISEE corrente di recente introduzione ma ancora non licenziato dall’INPS. Tutto regolare quindi! Non appena sarà ufficializzato da parte dell’Istituto di Previdenza Sociale la possibilità di utilizzo di questo parametro reddituale e patrimoniale si pubblicherà il relativo bando per la richiesta delle relative agevolazioni.
Grazie ancora e scusatemi per il ritardo.
Grazie,della risposta sia a nome personale,che come rappresentante del Comitato per i diritti del Cittadino,aspetteremo il bando! Ma non sarebbe meglio ad esempio,sia da parte sua,cioè come Sindaco della Città di Noto,programmare degli incontri pubblici,a scadenza di due o tre mesi,in cui incontrare i Cittadini,per ascoltarli,quindi ascoltarsi,sulle varie tematiche e problemi che riguardano la Città? Si potrebbe dire che oltre a ridurre le distanze tra l’Amministrazione e i Cittadini,si troverebbero delle soluzione ai vari problemi,di conseguenza si contribuirebbe gradualmente a educare alla pratica della cultura civile,quindi alla reale Democrazia,in una Città come quella di Noto,dove purtroppo viene praticata poco,a discapito della stessa Città!
Saluti Roberto Bellassai
Comitato per i Diritti del Cittadino
Caro Sindaco,
spero di non dire fesserie, ma Le ricordo che “nell’attesa, in assenza di pubblicazione del tanto sospirato decreto attuativo, restano in vigore le attuali modalità di calcolo e normativa così come previsto dal D.L. 109/98”.Come mai per le altre prestazioni assistenziali è considerato valido dai Servizi Sociali il “Vecchio ISEE”?
Ora la delega al WELFARE è di sua competenza, sono sicuro che qualcosa di buono farà.
Grazie
Corrado Scardaci