La campagna elettorale fu breve, molto folkloristica, dispendiosa e. soprattutto sanguinosa.
Come esperto d’immagine politica, i Tiburon assunsero Carlos Golfillo, noto e stimato professionista guatelmateco, che nel 1997 aveva curato la campagna elettorale per il governatorato dello stato di Santa Ana in El Salvador ad Alfonso Baraccon, detto il Caimano, portandolo alla vittoria.
Peccato che, prima del suo insediamento a Palazzo, alcuni ignoti, col volto coperto da passamontagna, lo prelevassero dalla sua abitazione e lo spalmassero assieme all’asfalto sulla nuova autostrada che da San Vicente portava alla capitale, San Salvador.
Carlos, da vero esperto, prese il Waldo, lo studiò, poi lo smontò e lo rimontò, cambiando ogni aspetto, ritenuto dannoso al suo look … iniziò con il taglio dei capelli, eternamente lunghi e imbrillantinati, con uno più giovanile, completato da alcuni “colpi di sole” .. . proseguì con alcune “punturine” speciali che gli fecero sparire le prime rughe che apparivano attorno gli occhi e gli angoli della bocca . . . una ventina di sedute in palestra servirono per tonificargli i muscoli addominali .. . furono gettati via le giacche rosse o verdi, le camicie e cravatte sgargianti e sostituite da sobri abiti scuri, preferibilmente blu, disegnati da stilisti italiani che ne slanciavano la figura . . . camicie bianche, azzurre o a righine . .. scarpe, esclusivamente italiane con un rialzo di almeno sei centimetri . . . gli fece vendere la decappottabile americana, color aragosta, facendogli acquistare una BMW 3200, blu notte, coi sedili in pelle grigia . . . un rapido ripasso al francese scolastico ed infine fu assunta una professoressa per un breve corso di latino, onde potere inserire alcune citazioni nei suoi discorsi.
La squadra di baseball indossò una nuova divisa con il volto sorridente di Waldo, stampato sulla schiena e la scritta “Io voto per lui” .. . fu ingaggiato, per la nuova stagione agonistica, un esule cubano: il famoso lanciatore Hector Pelotas, il quale riuscì, immediatamente, nelle settimane antecedenti le elezioni, a far vincere due partite considerate molto difficili e far balzare la squadra in testa alla classifica.
Per la propaganda, furono utilizzati: i magazzinieri, i giardinieri, i massaggiatori . . . i giocatori della squadra juniores e i “pulcini” . . . tutti i tifosi “ultras” e i fedelissimi, i quali giravano la notte ad attaccare il volto rassicurante di Waldo, su qualsiasi spazio visibile . . . libero e non . . . libero . . . diversi cittadini di Santa Caterina e di Tierra de Agua se lo ritrovarono incollato, persino, sul tetto della propria auto.
Furono organizzate, sponsorizzate dal candidato Waldo Apollodoro, gare podistiche, kermesse ciclistiche, corse con i sacchi, tornei di “Scarabeo”, elezioni di “Miss” . . . il tutto accompagnato da scampagnate, con gigantesche grigliate di carni, offerte gratuitamente a tutti gli amati cittadini che volevano intervenire.
Comprò un’ora di spazio quotidiano televisivo, dalle 19.00 alle 20.00, per un mese intero, sulla 1ocale”Canale 10l”, facendo trasmettere ogni giorno le numerose interviste con cittadini che lo conoscevano, lo stimavano e lo adoravano: ex compagni e compagne di scuola, dall’asilo all’università, colleghi alle sue varie attività sportive . . . frequentatori delle gite parrocchiali e missioni umanitarie (?) alle quali aveva partecipato . . . si scoprì, persino, che aveva salvato la vita a un centinaio di persone, dal rischio di annegamento per le alluvioni provocate dagli uragani, da immani incendi o, addirittura, strappandoli dalla falce della morte, mentre stavano per essere travolti da auto o da camion impazziti . . . uno dichiarò di essere stato salvato il giorno di Natale da una valanga, nel mezzo di una spaventosa tormenta di neve . . . ma non fu molto creduto: a Santa Caterina l’unica neve conosciuta era quella vista nei film americani.
Si organizzarono sfilate con le ragazze pon-pon del famoso gruppo “Coscia lunga e ben tornita” lungo il corso principale della città e le belle mulatte, nei discinti costumi di Carnevale, distribuivano coccarde, appassionati baci e maliziose promesse!
Furono preparate e lanciate vere campagne diffamatorie nei confronti dei due candidati avversari considerati più pericolosi: il rientrante Leo Recoba e il giovane segretario di “I1 Rinnovamento di Manzanilla”, tale Margherito Todobien, un tenente della Polizia Forestale, con una grandissima voglia di emergere, ma purtroppo coadiuvata da scarse idee e nessun programma . . . attraverso la stampa e la televisione furono accusati di ogni tipo di nefandezza e immoralità … la stessa accusa di “pedofilia” al confronto poteva essere considerata un simpatico vizietto.
1 loro sostenitori furono sottoposti a pesanti opere di dissuasione come: il taglio delle gomme delle autovetture, scritte oscene sulla moralità di mogli, figlie e sorelle che imbrattavano i muri delle loro case, boicottaggio delle attività economiche, blocco dei finanziamenti e conti bancari e in alcuni casi si arrivò alle minacce fisiche.
Waldo Apollodoro tenne decine di comizi, strinse mani e baciò bimbi in ogni angolo della città, appariva, sempre sorridente, nelle scuole, negli asili, nelle case per anziani, nei circoli culturali, nelle aziende agricole e nei salotti buoni della città . .. comprò ogni voto possibile, rilasciando cambiali in bianco da presentare all’incasso dopo l’eventuale, ma quasi sicura vittoria.
Dona Isabella ottenne l’appoggio delle famiglie più “importanti” della città e dona Ines, oltre accendere centinaia di ceri nelle diciotto chiese di Santa Caterina e a partecipare a tutti i pellegrinaggi, anche a quelli che portavano negli eremi delle zone rupestri, si presentò al braccio del marito per tutta la campagna elettorale, cercando di ingraziarsi i voti delle elettrici e delle madri di famiglia.
Giunse, infine il gran giorno: non fu una VITTORIA, fu un PLEBISCITO!
Seguirono tre giorni di festeggiamenti.