“Noto onora i suoi figli caduti nella seconda guerra mondiale 1940 – 1945“.
Lo leggiamo su una lapide di marmo sulla parete centrale della Piazzetta Landolina -Piazzetta del Monumento dei caduti, dove ogni anno vengono fatte delle manifestazioni laiche.
In questa Piazzetta della Zona Aurea della Città, adiacente alla Cattedrale e a Palazzo Ducezio, sede del Comune di Noto, hanno collocato in un angolo un contenitore dove buttare le deiezioni degli animali.
Chi lo ha fatto collocare in quel posto e chi lo ha collocato non hanno avuto alcun rispetto per i caduti delle due guerre, forse perchè non conoscono la Storia?
Oppure perchè non hanno quella necessaria sensibilità e nello stesso tempo il dovuto senso estetico, di conseguenza hanno agito con superficialità, con quella superficialità che spesso riscontriamo nei vari interventi che vengono fatti nel centro storico, molto spesso molto discutibili.
Non capiscono che un contenitore del genere diviene un riferimento perchè attira e sollecita i detentori di cani a fargli fare i bisogni nell’aiuola che c’è davanti alle sei lapidi con la scritta dei nomi e cognomi dei caduti della seconda guerra mondiale.
Come è successo il 22 Maggio c.a., in cui un giovane con un cane di grossa taglia è entrato nella Piazzetta come fosse nel bagno di casa sua accompagnando e dirigendo il suo cane nell’aiuola, facendolo defecare come fosse una consueta abitudine acquisita, quindi un diritto, in un contesto dove oltre a vietarlo ai cani, non bisogna lasciare giocare i ragazzi al calcio, nè farli circolare con le biciclette perchè la Piazzetta oltre ad ospitare i caduti, che sono compresenti ai vivi non solo nei riti ma sempre nella memoria storica, anche perchè tutto attorno alla Piazzetta ci sono 12 sedili e 18 “ombrosi alberi“, dei ficus secolari, che come in un salotto accolgono i Cittadini e i Turisti che vogliono riposarsi, ripararsi dal sole, ammirare e godere dei monumenti barocchi, del paesaggio, ascoltare il silenzio, cogliere le atmosfere, dialogare, socializzare.
Invitiamo il Sindaco e l’Amministrazione Comunale a fare togliere quel contenitore e di fare rispettare realmente quella dovuta “identità dei luoghi”, tanto decantata nei Convegni sul Barocco ma che poi non viene fatta realmente rispettare.
Altro invito è quello di non fare buttare le cicche delle sigarette per terra, sia in Città che nelle spiagge, aderendo alla campagna avviata e portata avanti da molti Sindaci del Bel Paese.
I dettagli in un centro storico non sono aspetti secondari, contribuiscono, invece, a educare al rispetto, al decoro e al gusto, specie se si applica quel dovuto “Piano Estetico“, ancora chiuso nei cassetti del Comune di Noto.
Che si parli pure di bellezza estetica, anche se in maniera parziale e astratta!
Roberto Bellassai
Comitato per i Diritti dei Cittadini