“ Non più una cultura che consoli nelle sofferenze, ma una cultura che protegga dalle sofferenze, che le combatta e le elimini “ .
Si tratta di un aforisma di Elio Vittorini, estrapolato dall’articolo dal titolo: Una nuova cultura, pubblicato nel 1945 sul numero 1 de Il Politecnico .
Ancora oggi, nonostante abbiamo attraversato sessantacinque anni di Democrazia, questo aforisma di Vittorini, non trova risposte positive né compimento soprattutto a Siracusa, nella Città dove è nato e si è formato che, a parte l’Istituzione del Premio Letterario, non è mai riuscita a realizzare né Mostre né dei qualificati Convegni sullo scrittore, niente di tutto ciò che viene fatto in altre Città italiane che hanno dato i natali a scrittori dallo spessore culturale ad esempio, di Calvino, di Pavese, di Pasolini, solo per fare alcuni nomi, scrittori divenuti dei classici, come Vittorini.
La Biblioteca Vittorini, inaugurata dall’On. Nicola Bono, Presidente della Provincia Regionale di Siracusa, il 21 Maggio 2011, all’interno del Centro Polivalente di via Brenta41, inpresenza di Demetrio Vittorini, figlio dello scrittore, oltre a contenere una scrivania, dei mobili, scaffali, quadri, video, e ricordi dello scrittore, contiene 7500 volumi di pregio, Biblioteca, che stando a quanto scritto su Internet, e su vari articoli apparsi sulla stampa come ad esempio,La Sicilia, e altri quotidiani, risulta fruibile al pubblico dal Lunedì al Venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00, e il Giovedì dalle ore 15.30 alle ore 17.30. Ma purtroppo così non è, perché risulta essere un bluff!
Ebbene, ieri, Venerdì 27 Gennaio c.a., con mia grande sorpresa il Centro Polivalente di Via Brenta 41, da cui si entra per accedere alla Biblioteca Vittorini, era completamente chiuso!
Dalle porte a vetri, che poi sono le porte della Galleria d’Arte, sono visibili le stanze vuote, chiuse da chissà quanto tempo!
Ho bussato, ho suonato il campanello con relativo citofono, ma non ha risposto nessuno.
Ho chiesto informazioni a più persone, che mi hanno confermato che in quello stabile, c’èla Biblioteca Vittorini, ma non mi hanno saputo dire perché era chiusa!
Un Signore, del vicino Ufficio della Protezione Civile, mi ha suggerito di provare ad entrare da un cancello laterale all’edificio, ma anche qui ho suonato il campanello senza avere nessuna risposta. Ho chiamato più volte al numero telefonico della Biblioteca, allo 0931 / 66916, ma niente, il telefono ha squillato ma nessuno ha risposto!
Mi viene da pensare che i politici di oggi, che hanno perso il “senso “ della politica, amano e sono dipendenti dell’apparire, di conseguenza del presenzialismo a tutti i costi, facendo inaugurazioni, tagliando nastri che hanno la durata della formale inaugurazione per poi chiudere ciò che hanno inaugurato, tanto la loro immagine è stata gratificata sia dagli articoli della Stampa, che dalle TV, senza dare il dovuto servizio ai Cittadini, perché questi politici per dirla con Vittorini, sono ancora fermi e bloccati alla cultura consolatoria e ornamentale che nasce e scaturisce dalle“ passioni tristi “!
Noto, 28 Gennaio 2012