PREMESSA
Lo scorso settembre l’ipotesi di perimetrazione della lottizzazione che si vorrebbe fare ad Eloro, non è andata in Consiglio Comunale per la forte opposizione delle associazioni Albergatori di Noto, del Comitato Eloro viva e di molte associazioni ambientaliste e culturali di Noto.
Tali organizzazioni sostenevano che essendo presente ad Eloro, nella zona limitrofa al piano di lottizzazione, oltre 10 ettari di macchia mediterranea (come da Carta Forestale Regionale, allegato n.1, e come da Studio Agricolo Forestale del 3 febbraio 2006 , allegato n.15), la lottizzazione doveva allontanarsi di m.200 dalla stessa macchia (legge regionale n.16 del 1996).
Il Sindaco, non tenendo conto dello Studio Agricolo Forestale e della vigente Carta Forestale Regionale, affida con nota 27251 del 5/9/2012 al Corpo Forestale, Ispettorato Ripartimentale di Siracusa, un ulteriore sopralluogo chiedendo se esiste e quanto è estesa la macchia mediterranea (Decreto Ministeriale 28 giugno 2000) nella zona di Eloro e di conseguenza l’estensione della fascia di rispetto dalla macchia.
Riteniamo che la richiesta del Sindaco, secondo noi, non doveva essere posta: infatti esiste già il censimento delle zone ricoperte di macchia mediterranea redatto a norma della legge 16/96.
La legge 16/96 è una legge urbanistica che stabilisce a quale distanza dalla macchia mediterranea è possibile costruire.
Le Pubbliche Amministrazioni, come per esempio la Magistratura, consultano tale cartografia (informatizzata nel SIF, Sistema Informativo Forestale) per stabilire la correttezza di alcune costruzioni edificate in prossimità della macchia. Conseguentemente è logico che la cartografia ufficiale non può essere modificata ad ogni piè sospinto.
Infatti il legislatore ha previsto la modifica dell’Inventario Forestale e della Carta Forestale Regionale ogni 5 (cinque) anni (art.5 commi 3, 4 e 5 art.5 bis e 5 ter legge 16/96)”secondo le direttive emanate dall’Assessorato all’Agricoltura”.
Quindi secondo la legge l’estensione della macchia di Eloro è quella censita nella carta SIF (allegato n1).
Ricordiamo che la macchia mediterranea è assimilata al bosco solamente se sono presenti almeno 5 delle specie elencate nel Decreto Presidenziale 28 giugno 2000.
Il Corpo Forestale in data 11/12/2012 invia al Sindaco una nota (allegati 2,3,4) di risposta in cui si afferma che la macchia mediterranea, assimilabile a bosco, presente ad Eloro è solamente di ettari 4,66.
Il Personale del Corpo forestale prende in considerazione solamente due parti dell’intera zona identificate con le lettere A e B. e dichiara che:
nella zona A, ettari 1,18, sono state individuate solamente 3 specie guida e quindi la zona non viene considerata a copertura di macchia mediterranea;
che nella zona B, ettari 4,66, sono state individuate oltre 5 specie guida, quindi viene considerata ricoperta da vegetazione riconducibile a macchia mediterranea.
Ed il resto dei 10 ettari?
Quindi il Corpo Forestale, pur non avendone la competenza giuridica, cambia di fatto, contrariamente alla legge n. 16 /96 art. 5 commi 3,4 e 5, art. 5bis e 5 ter, la carta forestale regionale.
Essendo palese la discrepanza fra quanto affermato nel documento dalla Forestale (prot. n.7401 POS dell’11/12/2012) e la carta SIF e lo Studio Agricolo Forestale (3 febbraio 2006), il Comitato no alla lottizzazione di Eloro, qui rappresentato dall’Associazione Culturale SCIAMI, via Rocco Pirri, ha chiesto ad un’equipe di tecnici ed esperti di effettuare uno studio dell’area in questione.
Si allega relazione di tale studio.
In rappresentanza del Comitato no alla lottizzazione di Eloro, Associazione Culturale Sciami. Il Presidente
STUDIO SULLA VEGETAZIONE DI ELORO NELL’AREA LIMITROFA AL PROGETTO DI LOTTIZZAZIONE
Dott. Salvatore Leanti La Rosa,agronomo, docente di Ecologia.
Dott.ssa Giuseppina Meli, Scienze Naturali, specializzazione in scienze ambientali.
Dott. Vincenzo Moscuzza, agronomo.
Dott.ssa Giuseppina Rubino, agronomo.
Sig. Paolino Uccello, guida turistica e formatore.
Dott. Paolo Tiralongo, studioso del paesaggio.
Dott. Sebastiano Tiberio, ambientalista.
Noto 11-12 gennaio 2013 RELAZIONE
I sottoscritti dott. Salvatore Leanti La Rosa, agronomo, docente in Ecologia, nato a Toronto il 5/4/60 e residente a Noto in via Napoli 18, dott.ssa Giuseppina Meli, Scienze Naturali, specializzazione in Scienze Ambientali nata a Noto il 20/4/65 e residente a Catania in via Ingegnere, n.68, dott.ssa Giuseppina Rubino, agronomo,nata a Noto il 19/12/61 ed ivi residente in via Dei Mille,43, dott. Vincenzo Moscuzza, agronomo, nato a Noto il 30/6/61 e residente a Modica in via Sant’Antonio n.15/a, sig. Paolino Uccello nato a Siracusa e residente a Canicattini contrada Garofalo, guida naturalistica e formatore, il prof. Paolo Tiralongo, studioso del paesaggio, nato a Noto il 30/7/1948 ed ivi residente in vico Torelli,2, dott. Sebastiano Tiberio, ambientalista, nato a Noto il 18/2/52 ed ivi residente in contrada Portelle in data 11 e 12 gennaio 2013 si sono recati nella zona di Eloro, zona limitrofa alla prevista lottizzazione, per fare un sopralluogo al fine di accertare la presenza della macchia mediterranea ai sensi del Decreto Presidenziale 28 giugno 2000.
I sottoscritti hanno diviso l’intera area in zone come da cartina allegata (allegato n. 5).
Le zone A e B indicano la medesima area evidenziata nella nota del Corpo Forestale.
ZONA A Ha 1,18 circa (in questa area il Corpo Forestale ha individuato solamente 3 specie guida)
La zona è ricchissima di vegetazione che in alcuni tratti diventa impenetrabile. Cercando di addentrarci nella macchia abbiamo avvistato un esemplare di Gufo Comune (Asio otus).
Specie presenti (Decreto Presidenziale 28 giugno 2000; allegati 6,7,8)
1) Alaterno (Rhamnus Alaternus)
2) Caprifoglio mediterraneo (Lonicera implexa)
3) Carrubazzo (Anagyris foetida)
4) Carrubo (Ceratonia siliqua)
5) Ilatro sottile (Phillyrea angustifolia)
6) Lentisco (Pistacia lentiscus)
7) Mirto (Mirtus communis)
8) Olivastro (Olea europea var. sylvestris)
9) Palma nana (Chamaerops humilis)
ZONA B Ha 4,66
Ben oltre 5 specie come dichiarato dal Corpo Forestale.
ZONA C Ha 0,41 (area non presa in considerazione dal Corpo Forestale)
Questa zona è stata disboscata abusivamente da ignoti il 5/11/2011.
L’ area era ricchissima di macchia mediterranea come si evince dalle foto aeree precedenti l’atto criminoso, dal fatto che è inclusa nella carta SIF e dalla relazione che i Vigili Urbani di Noto effettuarono in seguito all’immediata denunzia di Legambiente.
Nella suddetta relazione sono elencate le specie distrutte. Quindi la zona in questione a norma dell’art.4 comma 4 della legge n.16 del ’96 è ugualmente da considerarsi ricoperta di macchia mediterranea assimilabile a bosco.
Abbiamo comunque fatto un sopralluogo in quest’area che comincia a riprendersi.
Specie presenti (Decreto Presidenziale 28 giugno 2000; allegati 9,10)
1) Alaterno (Rhamnus Alaternus)
2) Ilatro sottile (Phyllirea angustifolia)
3) Lentisco (Pistacia lentiscus)
4) Mirto (Mirtus communis)
5) Olivastro (Olea europea var. sylvestris)
ZONA D Ha 0,38 (area non presa in considerazione dal Corpo Forestale)
Zona incuneata tra la B e la C con la medesima copertura vegetale tra le due aree.
Zona E Ha 1,85 (area non presa in considerazione dal Corpo Forestale)
Specie presenti (Decreto Presidenziale 28 giugno 2000; allegati 11,12)
1) Alaterno (Rhamnus Alaternus)
2) Carrubo (Ceratonia siliqua)
3) Ilatro sottile (Phillyrea angustifolia)
4) Lentisco (Pistacia lentiscus)
5) Olivastro (Olea europea var. sylvestris)
6) Palma nana (Chamaerops humilis)
Zona F Ha 1,65 (area non presa in considerazione dal Corpo Forestale)
La zona è caratterizzata da macchia mediterranea diradata a causa di interventi antropici (parcheggio macchine, fuoristrada, quad). Per l’art. 4 della legge n.16 del 96 la zona, di gran lunga inferiore al 40% dell’intera area, si deve considerare ricoperta da macchia mediterranea. Nonostante il degrado abbiamo individuato 5 specie presenti.
Specie presenti (Decreto Presidenziale 28 giugno 2000; allegati 13,14)
1) Alaterno (Rhamnus Alaternus)
2) Ilatro sottile (Phillyrea angustifolia)
3) Lentisco (Pistacia lentiscus)
4) Mirto (Mirtus communis)
5) Palma nana (Chamaerops humilis)
Nelle aree dove la macchia mediterranea è più diradata esiste una gariga caratterizzata da Sarcopterium spinosum, Thymelaea hirsuta, Teucrium fruticans ecc.
ZONA G Ha 0,25 (area non presa in considerazione dal Corpo Forestale)
Zona adiacente alla A con la medesima copertura vegetale.
I sottoscritti pertanto dichiarano: che la zona di Eloro presa in considerazione è omogeneamente ricoperta da macchia mediterranea (Decreto Presidenziale 28 giugno 2000) per un’estensione di ettari 10,38. Nota Le foto, dalle quali si può riconoscere la zona, sono state scattate con una Lumix DMC-TZ20 e con una Nikon Coolpix
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