Leggo sconcertato alcune dichiarazioni sulla vicenda del blocco dell’iter per il nuovo Piano Regolatore Generale.
E’ necessario fare chiarezza.
Al Genio Civile sono stati trasmessi gli elaborati del PRG allo scopo di ottenere il parere circa la coerenza degli stessi alle condizioni geomorfologiche del nostro territorio, nell’ambito di una generale prevenzione dei rischi sismici. Si tratta, quindi, di un aspetto meramente tecnico, tale da far compiere un altro passo al lungo iter per dotare la nostra città di questo fondamentale strumento urbanistico, senza alcuna compromissione rispetto alla possibilità di modifica delle previsioni di piano.
Infatti, in sede di adozione il Consiglio Comunale è chiamato ad esprimersi sull’intero e sul dettaglio dell’impianto proposto dai progettisti.
Le successive osservazioni che chiunque può presentare rientrano proprio nella filosofia che sorregge l’istituto delle osservazioni: la progettazione partecipata della cittadinanza allo strumento urbanistico. Tant’è che la giurisprudenza prevede addirittura la ripubblicazione del PRG adottato qualora le osservazioni dei cittadini assentite comportino un sostanziale cambiamento nei suoi criteri ispiratori e nel suo assetto essenziale.
E’ lo stesso contesto normativo, pertanto, che consente una rinnovata partecipazione dei cittadini oltre a quella già consumata nelle due precedenti consiliature.
Sotto questo aspetto la motivazione del blocco dell’iter da parte del Sindaco non ha senso alcuno.
Residua l’altra inquietante ipotesi: che in realtà è la logica che pervade il nuovo PRG, coerente con il Manifesto di Assisi, con l’Enciclica di Papa Francesco, con le leggi regionali, nazionali ed europee, con la transizione ecologica prevista dal PNRR, che non piaccia.
Si preferisce così bloccarne l’iter anziché apparire agli occhi del mondo come coloro che vanno contro la storia ed il pianeta.
Aldo Tiralongo