Mi ricordo, da giovane, quando si raccontava di misteriosi uomini, vestiti di bianco, che arrivavano con grossi camion a scaricare materiali venefici nelle “pirrere”.
Si favoleggiava di bidoni, forse contenenti residui radioattivi, interrati nelle cave abbandonate.
Naturalmente, come spesso capita nelle nostre zone, tutto poi si perde nei meandri della burocrazia e nell’oblio della memoria.
Ma abbandoniamo queste “romantiche” divagazioni e torniamo a noi!
Ci siamo lasciati il 16 dicembre 2010 quando il Comune di Noto, seppur con colpevole ritardo (6 giorni rispetto ad un presunto silenzio assenso), aveva espresso parere negativo alla realizzazione della famigerata discarica.
Nel 2011, non sappiamo se nel primo semestre (Sindaco Valvo) o nel secondo semestre (eletto sindaco Bonfanti), il comune dà un incarico definibile irrituale anche alla luce del precedente parere negativo.
Viene affidato dal Comune alla Cooperativa Hyblon l’incarico di una consulenza per approfondimenti tecnici sul progetto per la realizzazione dell’impianto di smaltimento e recupero rifiuti a Stallaini.
Ma come, direte voi, dopo il parere negativo si riapre la questione?
Beh non sappiamo, ma ci adeguiamo.
La nota di incarico commissionata dal Comune prevede, stranamente, che sia la Soambiente a pagarla per un importo di 2400 euro.
Nel novembre del 2011 arriva la relazione dal titolo “Valutazione sul sito da adibire a discarica per rifiuti non pericolosi in contrada Stallaini …….. .
La relazione, a firma dell’Ing. Ruscica e del noto geologo netino, Vincenzo Belfiore, sostanzialmente concludeva con la fattibilità della discarica.
Non entriamo nel merito degli argomenti riportati, perché non ne abbiamo le competenze, tuttavia si può dire che fu una mazzata e, soprattutto, decretò la spaccatura e la conseguente chiusura del Circolo locale di Legambiente.
Nel 2012, esattamente il 26 gennaio, scende in campo un altro “panzer”, e con Lui diverse altre associazioni, dell’ambientalismo netino, il prof. Paolo Tiralongo all’epoca consulente del Sindaco Bonfanti per la difesa del paesaggio.
Una bella lettera sulla discarica che ha il pregio di far muovere anche gli ambienti politico- istituzionali.
E infatti la 3 commissione consiliare, presieduta dal consigliere Aldo Tiralongo, con verbale del 14 marzo 2012 esprime valutazioni negative sulla realizzazione della discarica richiedendo, a firma dei consiglieri del Partito Democratico, la convocazione di un consiglio comunale urgente sull’argomento
La relazione di approfondimento a firma della Cooperativa Hyblon è la chiave di volta dell’intera procedura perché, di fatto, azzera il precedente parere negativo espresso dal Comune di Noto.
Il 1 marzo del 2012 l’ufficio tecnico del comune trasmette con nota 6712 alla Soambiente la relazione Hyblon e con nota del 26 luglio 2012 la stessa viene trasmessa all’ufficio dell’architetto Cannova.
I fratelli Sodano, titolari della Soambiente, cominciano ad innervosirsi!
Troppo tempo è passato e troppi soldi sono già stati sborsati per ottenere la concessione.
Nelle ormai famose intercettazioni telefoniche si lamentano di aver già sborsato 800.000 euro per spese lecite e illecite.
L’architetto Cannova viene chiaramente definito una macchina mangiasoldi, per non parlare di altri non meglio definiti soggetti di cui si fa riferimento nelle intercettazioni.
Il 21 dicembre 2012 arriva il classico regalo di Babbo Natale.
Il Dipartimento Regionale dell’Ambiente, con decreto 765, rilascia l’Autorizzazione Integrata Ambientale per il progetto per la realizzazione di un impianto di recupero e lo smaltimento di rifiuti non pericolosi in contrada Stallaini nel comune di Noto.
La notizia arriva come una bomba a Noto, mentre i fratelli Sodano e la Soambiente brindano a spumante e champagne.
Tutto sembrerebbe compiuto ma, il Diavolo fa le pentole e non i coperchi ……..
La Prefettura di Agrigento in data 18 gennaio 2013 emette una interdittiva antimafia nei confronti della Soambiente per presunti legami frequentazioni con i soggetti della compagine sociale.
Tutto di nuovo in alto mare!
Per oggi la finiamo qui, vi preannunciamo il sottotitolo della prossima puntata: IL BALLETTO DELLA REGIONE SICILIANA!
Carmelo Filingeri