La minaccia attuale più grave per la sopravvivenza è il surriscaldamento globale e quindi la sfida più importante per il nostro territorio, come per i territori di tutto il pianeta, sarà la riduzione delle emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera. E ciò dipenderà dalla conversione dell’energia ottenuta da carbon fossile verso una nuova energia alimentata da fonti Rinnovabili.
Siamo purtroppo nelle mani dei poteri forti che trovano mille scuse per ritardare la transizione ecologica.
È una lotta contro il tempo.
Per quanta fretta ci sia, passeranno decenni prima di ottenere risultati significativi.
E nel frattempo cosa facciamo? Aspettiamo Godot?
C’è qualcosa che possiamo iniziare a fare subito, a costi contenuti?
Il modo più semplice ed efficiente per pulire l’atmosfera dagli eccessi di anidride carbonica, è piantare alberi.
Lo strumento migliore, che abbiamo per sottrarre anidride carbonica dall’aria, sono gli alberi.
Non esistono, al posto degli alberi, tecnologie che possano fare il lavoro di captare ed eliminare CO2.
Non crediamo al CCS ( Carbonio Cattura e Stoccaggio), metodo che le grandi industrie hanno inventato per stoccare CO2, iniettandola nei pozzi esausti e riempendo così le cavità sotterranee residue alle trivellazioni e all’estrazione di carbone fossile.
No, è pericoloso.
Non ci crediamo.
È un malcelato tentativo di ritardare la transizione energetica e la conversione degli impianti verso fonti Rinnovabili. Una brutta strategia delle Aziende petrolchimiche per mantenere in vita lo sfruttamento del gas e del petrolio, rimasti nei loro giacimenti.
No! Non è tanto una questione di tecnologia, ma occorre dare valore agli alberi in quanto il più efficace e sperimentato laboratorio per metabolizzare l’anidride carbonica.
Perciò la strada da percorrere è un’altra: Piantare alberi dappertutto,
a centinaia di migliaia in un territorio come quello del Comune di Noto,
a milioni e milioni nelle nazioni,
mille miliardi di alberi nell’intero pianeta per il prossimo decennio.
Mille miliardi di alberi non è una cifra a casaccio, ma esattamente quanto previsto nel documento finale dell’ultimo Summit G20 di ottobre a Roma, è uno degli obiettivi previsti per il contenimento del riscaldamento globale sotto i due gradi centigradi entro il 2050.
Nell’ultimo secolo di sviluppo industriale sono stati abbattuti o distrutti duemila miliardi di alberi, per cui mille miliardi è un numero accettabile da piantare per il prossimo decennio.
Tale riserva arborea ci consentirebbe di avere più tempo per porre in atto la transizione verso l’energia rinnovabile che, come appare evidente, avrà tempi più lunghi.
Affrettiamoci quindi e iniziamo a piantare alberi.
Colgo l’occasione del nuovo anno 2022, per augurare ai miei Concittadini un interesse sempre più vivo a questo argomento. Che ne seguano con vigile attenzione lo sviluppo!
Ai Politici tutti auguro di fare scelte amministrative all’altezza della sfida climatica che abbiamo di fronte.
Coraggio signor Sindaco, un impegno particolare alla Ecologia del nostro territorio, alla promozione di una cultura degli alberi, alla prevenzione degli incendi, al Catasto incendi, alla collaborazione con il Corpo Forestale, con i Vigili del fuoco, con le forze dell’ordine, in una Rete di salvaguardia dell’ambiente naturale.
Auguri e buon lavoro.
Mario Alí