Leggiamo sul quotidiano La Sicilia del 10 Marzo c.a., un articolo a firma di Ottavio Gintoli,dove si dice che sabato 15 Marzo c.a., l’Amministrazione Comunale di Noto,quindi la Città di Noto,darà la Cittadinanza onoraria a Pedro il Borbone delle due Sicilie,Duca di Noto,discendente di Ferdinando il Borbone.
Il motivo della onorificenza sembra che rientri nelle operazioni di “ city marketing “ dell’attuale Amministrazione Bonfanti!
Secondo noi,un singolare pretesto alla moda di questa Amministrazione,politicamente qualunquista,che con questo atto simbolico calpesta i processi storico culturali,che vanno dall’Unità d’Italia,alla Resistenza Antifascista,di conseguenza cancella simbolicamente i valori fondanti della Carta Costituzionale,e della Democrazia,sollecitando nel Cittadino,un passato in cui era suddito!
Ci chiediamo e chiediamo: Ma i Consiglieri Comunali della sinistra politica,e i vari Assessori di sinistra,Corrado Bianca e Cettina Raudino, condividono questa grottesca e assurda iniziativa, che nei fatti mistifica l’Etica civile e democratica, con un passato monarchico, morto e sepolto, che ancora a Noto,si ostenta con nostalgia, e si creano periodicamente vari atti simbolici che fanno affiorare in Città, i fantasmi del passato, in questo caso,da parte delle Istituzioni pubbliche,a cui si unisce la Chiesa Cattolica,con il suo Vescovo della Diocesi di Noto,Mons. Antonio Staglianò, che il giorno seguente,il 16 c.m., ufficierà e benedirà la lapide che sarà scoperta presso la Porta Nazionale.
Se non sbagliamo, furono gli arabi, a definire il Val di Noto, “ la valle del sonno” , un luogo dove prevale il sonno,il sonno storico, politico e culturale, a cui nel recente passato, il Regista Michelangelo Antonioni, in una sua intervista rilasciata a un quotidiano nazionale, definì Noto: “ La Città bianca “ . Nel senso, secondo una nostra libera interpretazione, che a Noto, ad oggi, dopo più di sessantacinque anni di Democrazia, non è stata ancora scritta una pagina di storia e di cultura civile!