Se non fosse stato per l’aumento delle tasse comunali, molti netini non si sarebbero neanche accorti della crisi che distrugge da anni un bel pezzo d’Europa. Dalle nostre parti la crisi occupazionale c’è già da tempi non sospetti, l’economia è stata sempre sobriamente asfittica. A dire il vero da un po’ abbiamo lo “sviluppo” turistico, che qualcosa in più ha portato nelle tasche di una rumorosa minoranza di netini. I ceti deboli, sono sicuramente più deboli ed estesi di prima e numericamente assumono un peso notevole nella nostra comunità. A loro il turismo giova a ben poco.
Poi c’è la famosa classe media netina. Quella degli impiegati e piccoli professionisti. Quella delle consistenti proprietà immobiliari e dei depositi bancari investiti in titoli. Una classe media (una volta si sarebbe detto borghese), che si è sempre distinta da quelle del circondario per la sua cronica mancanza di spirito imprenditoriale ma avvezza ai selezionati circoli e club service nonchè a memorabili iniziative filantropiche lava-coscienza. Una classe media di “moderati”, che pur impoverita dal regime fiscale che tutti attanaglia, rimane fatalmente attratta da una sempre più impalpabile idea di centrodestra che va dal NCD a FI e Fratelli dItalia, di fatto indifferente alla crisi di identità che sta disgregando i vecchi partiti di quest’area . Forse ad interpretare magistralmente l’inconcludente disorientamento dei “moderati” netini, sono proprio gli attuali loro rappresentanti a Palazzo Ducezio, che pur disponendo di sconfinate praterie per esercitare la loro funzione di opposizione all’attuale amministrazione, versano in un continuo e preoccupante stato catatonico, che fa loro accettare, di fatto e senza alcuna eccezione, qualsiasi nefandezza provenga dalla sala dei bottoni. Ho quasi nostalgia della pelosa opposizione di Micale e Cultrera dei bei tempi andati, ed è tutto dire del punto in cui siamo arrivati.
Mano male però che a Noto c’è la sinistra, almeno come la può interpretare il PD locale (ricordate la “sindrome della sogliola silente”?) e per giunta non quello vincente a livello nazionale dell’iperdecisionista Matteo, ma quello del vetero-bersa-cuperliano (?) Marziano. La resa dei conti si è quasi consumata alle ultime micro-elezioni regionali, ma si capisce ormai che Cafeo & Garozzo chiuderanno la partita la prossima volta con tanto di prevedibili quanto imminenti epurazioni e ridefinizioni dei quadri dirigenti. Resta il fatto che a tutt’oggi l’orologio del PD a Noto segna ancora l’ora prima dell’indimenticato “Enrico-stai-sereno”.
Se però a qualcuno, amareggiato da questa estrema vivacità letargica, venisse l’infelice curiosità di sapere come va invece a Noto la montante opposizione movimentista nazionale, quella dei vaffa-boys, per intenderci, saremo costretti ad indirizzarlo alla prossima puntata di “Chi l’ha visto?”. Qualcuno ricorda in questi ultimi anni, ben che vada, più di due uscite pubbliche su sacrosanti argomenti da opposizione? Addirittura, ligi alla identitaria netina inconcludenza, invece di scagliarsi contro l’attuale sistema al potere, continuano a consumarsi in scoraggianti diatribe interne su chi è “doc” e chi invece una “sola”. Cose a cui si dovrebbero dedicare al più tre minuti, dato l’imbarazzo della scelta degli argomenti da utilizzare per fare opposizione e rendersi visibili agli intorpiditi elettori netini. Niente di tutto questo, almeno niente al di là delle solite menate sul Trigona. Se il M5S in Sicilia inizia a diventare anche credibile per il governo delle città (Ragusa, Augusta, Gela), a Noto addirittura pianifica di appoggiare l’attuale sindaco alle prossime !!
Ma è mai possibile che il tempo a Noto si sia fermato a tal punto? Se qualcuno però riesce ad avvistare qualcosa di buono al di là delle nubi di formaldeide che ci imprigionano, ci avvertà. Gridando, mi raccomando.
Precisino
Egregio Precisino, le saprà che il sottoscritto non gradisce chi si firma con uno pseudonimo, ad ogni buon conto le chiedo: lei ritiene di avere fatto un’analisi lucida dell’attuale situazione della nostra città e del nostro territorio? Lei conosce la fiscalità comunale in Sicilia e in Italia? Lei segue le vicende comunali e gli atti adottati da questo governo in merito alla fiscalità comunale, tutta di derivazione statalista? Lei è a conoscenza che le nostre tasse sono le più basse in Sicilia? Lei ritiene che se una parte della nostra economia, quella legata al turismo, registra dati positivi, questa non è in grado di recare benefici ad altri settori dell’indotto? Lei ritiene che ci sia proprio questo torpore o che, invece, si abbia la consapevolezza che quanto fatto è in linea con le difficoltà del momento? Lei ritiene che il M5S non sia in grado di valutare il lavoro di chi governa e in maniera seria apprezzarne anche alcuni aspetti? Lei ovviamente non ritiene! Allora, si guardi un po’ intorno, acquisisca informazioni e documenti, faccia raffronti, approfondisca i contesti e valuti le performance, completi questa sua riflessione con alcuni indirizzi programmatici che rispecchiano meglio la sua visione di cambiamento e prosperità per la nostra città. Non le assicuro, in questa fase, di giovarmi dei sui suggerimenti, ma le prometto che li valuterò con attenzione. Nel caso in cui desidera tenere la “ricetta” tutta per lei, le segnalo il prossimo giugno 2016 per comunicarlo alla nostra comunità di elettori. Non le sembra una buona proposta democratica?
Si goda questa bella domenica d’inizio estate e stia sereno!
Egregio Sindaco,
pur onorandomi del suo cortese intervento, le devo far notare che nelle mie “riflessioni” non ho criticato – almeno non in questa sede – la fiscalità locale che, nell’andazzo generale delle politiche governative e regionali del settore e al di fuori della ricerca di sconsolanti record, permette ridotti virtuosismi anche ai migliori amministratori, specie a quelli vincolati da indefiniti obiettivi di governo delle loro città.
Nelle mie “riflessioni”, invece desideravo porre l’attenzione sul fatto che a Noto non esiste alcuna forma di opposizione politica al suo governo cittadino. Capisco che dal suo particolare punto di vista, la cosa non possa in alcun modo sconvolgere i suoi sonni di giusto, anzi!. Ma le faccio presente che, a meno che non ritenga di essere dotato di ultraterrena infallibilità, anche Lei a volte sbaglia. Ed è lì che interviene l’opposizione, non solo quella costruttiva ma anche quella strumentale, in un normale contesto democratico. O davvero pensa che a Noto non c’è opposizione perché non ce ne sia bisogno?
Io da semplice elettore-spettatore, coi suoi limiti e lontanissimo da ambizioni a scadenza quinquennale, in merito agli innegabili dati positivi registrati nel turismo, le chiedo, questa volta da accorto amministratore qual’è, su quali dati valuta l’opportunità di spendere i soldi di noi tutti contribuenti per iniziative finalizzate alla promozione turistica? Come fa a valutare gli eventuali benefici di 100 mila euro in più sull’indotto? Non pensa che quel paio di centinaia di contribuenti che normalmente sono “a presa diretta” con gli effetti economici delle sue iniziative (parlo degli esercenti e dei proprietari che gravitano attorno al nostro salotto buono), siano fin troppo graziati dalla loro rendita di posizione, senza alcuna ragionevole contropartita per le casse comunali? Pensa davvero che il contribuente del Sacro Cuore, come quello di Via Giantommaso, o di Via Sonnino o di altre parti della Noto minore, se non addirittura i residenti sparsi nel nostro sconfinato territorio, possano trarre beneficio dalle eleganti e costose iniziative turistico-culturali? E se sì sulla scorta di quali dati oggettivi e non “a naso”?.
Per approfondire i contesti e valutare le “performance” della sua amministrazione ci fornisca quindi i dati e i riscontri (con tanto di fonti) mediante i quali si orienta nella sua azione amministrativa. Istituisca magari una sua consultabile rubrica periodica.
Siamo (parlo sempre come elettore) sempre pronti a ricrederci ed a prendere atto delle cose buone e, se è il caso, a premiarne i fautori.
Diversamente, senza obiettivi dichiarati e “misurabili”, senza strategie di medio periodo, deve sempre esistere un’opposizione, magari in grado di prendere il timone se dovesse servire. Di certo non l’attuale establishment del M5S, volontariamente in perenne esilio dalla realtà locale e, Lei me lo conferma (!!), già suo potenziale sodale alle prossime del 2016. Contento Lei, contenti (quasi) tutti.
Anche a Lei, una buona domenica.
Egregio Precisino, d’accordo con lei per quanto riguarda la mia assoluta fallibilità; ci mancherebbe altro. Ma non è lei che ha scritto “…se non fosse per l’aumento delle tasse comunali…” rapportando questa affermazione con disoccupazione e malessere generale? Le posso assicurare che molti produttori di beni e servizi erogati nel centro storico hanno i laboratori in altre parti della città così anche chi fornisce servizi, per esempio per le attività richieste da B&B e case vacanze, e altre prestazioni artigianali. Anche molta materia prima viene fornita dalle nostre campagne così come famiglie di giovani lavoratori del settore turismo, guide, gestori di siti, autisti per noleggio con conducente, camerieri, lavapiatti, addetti alle pulizie, ecc. non sono certo abitanti del centro storico.
Le macelleria forniscono carne, le pescherie pesce i supermercati prodotti alimentari e per l’igiene della casa, B&B, hotel, ecc..
Anche le ditte edili, idraulici, elettricisti e fabbri lavorano nelle attività di riattazione degli immobili dei nostri nuovi concittadini e in molte iniziative che senza soluzione di continuità il Comune ha posto in essere.
LE RIESCE FACILE PENSARE COSA FOSSE STATA LA NOSTRA COMUNITÀ SENZA TUTTO QUESTO? Si può fare e si deve fare di più ma sappia lei è quanti ci leggono che gli investimenti in turismo non sono superiori a quanto speso negli ultimi trent’anni e che le spese nel settore Welfare sono state aumentate e superano di gran lunga quelle del turismo.
LA RINGRAZIO PER QUESTA OPPORTUNITÀ.
Buona domenica.
Come vedi caro precisino io mi firmo con il nome e con il cognome, le illazioni che fai nei confronti del M5S Noto non hanno riscontro, gli attacchi all’amministrazione, che va verso il tramonto, appartengono all’opposizione inesistente e non al Movimento che cresce con discrezione e con proposte. L’estaliment del M5S (inglesismo usato nel linguaggio politichese e non nel Movimento) non è in esilio, perché oltre ad occuparsi di svariati problemi, che non devo elencare a te, prepara un programma e una squadra in grado di governare una città senza regole in mano agli abusi più disparati. Il Movimento per sua natura non fa coalizione ne favorisce candidati, se perde gli attivisti hanno la massima libertà di espressione così pure gli elettori. L’appoggio all’attuale sindaco è solo una calunnia se non un complotto elettorale. Caro Precisino firmati se vuoi essere credibile, altrimenti sono solo illazioni e chi ti ospita non è altro che complice delle tue fandonie.
Caro Precisino, il movimento 5 stelle di Noto è una libera associazione di cittadini che si è posto come fine quello di portare avanti determinate idee , che poi non sono altro che i temi fondanti del M5S, quali la difesa del territorio, l’acqua pubblica, la sanità pubblica e su questi ci siamo mossi anche se spesso e VOLONTARIAMENTE senza clamore. Ricordo che il contributo del M5S locale, grazie anche alla deputazione regionale e nazionale, è stato fondamentale per vicende quali quelle di Stallaini, Bonivini ed Eloro. Relativamente a questa amministrazione siamo stati e siamo ancora molto critici su molti punti, come per esempio l’ospedale Trigona e questo, insieme alla sua storia politica, ci rende “incompatibili” con il Sindaco Bonfanti, ma nonostante ciò, non abbiamo la necessità di recitare alcuna “parte” tanto più quella degli “oppositori tout court”; lasciamo questo ruolo a chi , non ha altro mezzo, se non quello della critica a prescindere e del pettegolezzo per mettersi in mostra alla pubblica opinione in vista delle prossime elezioni. Il M5S Noto ha già pronto la bozza di programma per le imminenti Comunali che presto verrà sottoposto al vaglio della cittadinanza in modo da accogliere le idee ed i suggerimenti che i Netini ci vorranno dare; quindi PROPOSTA e non protesta.