Non è un caso che i progettisti della Noto barocca, abbiano messo una di fronte all’altro, e fatto prevalere in altezza,la Cattedraledi San Nicolò, nei confronti di Palazzo Ducezio, sede del Municipio di Noto.
A parte la retorica tutta barocca dell’armonia dell’insieme, e le autonomie dei due poteri, di cui a volte si scrive, è evidente come simbolicamente il potere religioso sovrasti e schiacci il potere civile!
Secondo noi, il potere civile ci sembra subordinato a quello religioso nonostante ci siamo lasciati alle spalle 65 anni di Democrazia!
Gli esempi simbolici, e non solo simbolici, in merito si sprecano, ad esempio,la Chiesafa di tutto per non pagare l’ICI o IMU, quando invece dovrebbe dare l’esempio, essendo una istituzione, la lapide di Piazza Sedici Maggio, dedicata a Giordano Bruno, messa da dei liberi pensatori, è stata distrutta e mai rimessa, molti simboli riguardo a fatti storici, e personaggi locali, vengono ignorati, o cancellati dagli “storici locali”, tutti storici, legati alla Chiesa.
Qualche mese fa è stato presentato un libro sul Risorgimento a Noto, nel Salotto del Vescovo, ignorandola Cittàcivile!
In questo clima, l’ex Sindaco, Corrado Valvo, qualche anno fa, ebbe la sfacciataggine di istituire l’Assessore alla Chiesa!
Come dire, che lo Stato Pontificio è uscito ufficialmente dalla porta ed è entrato ufficiosamente dalla finestra?
In un clima di crisi economica come quella che da tempo continuiamo a sopportare in Italia, e in particolare nel profondo Sud, a Noto, il Sindaco, Dott.Corrado Bonfanti e la sua Amministrazione, qualche mese fa, oltre ad avere fatto un’asta di 10.743.80 di euro, per i servizi di fuochi d’artificio per le feste religiose, con una Determina, hanno stanziato la somma di euro 14.52000, per la realizzazione di una lapide da “donare“ alla Chiesa di Noto, che sarà progettata dal Sacerdote Arch. Don Giampiero Maria Arabia, che ha già fatto pervenire al Comune di Noto, il preventivo in data 2 Marzo c.a., come leggiamo dalla Determina, perché alla Cattedrale di Noto, le è stato conferito il titolo di “Basilica minore“ .
14.52000 di euro per una lapide dalle dimensioni di cm 100x 75, come se fosse di oro!
Una lapide di buona fattura di quelle dimensioni, fatta da un bravo artigiano del luogo, non costa oltre le 300, 400 euro che può pagarsi la “ povera Chiesa “ senza alcun problema!
Non riusciamo a capire perché il Sindaco, la deve regalare a nome di tutti i Cittadini di Noto, anche perché non ci risulta che i Cittadini siano stati consultati in merito, e poi, non ci sembra che a Noto, tutti i Cittadini, si riconoscono nella Chiesa Cattolica, perché sono tante le persone atee, agnostiche, o di altre religioni, che non ne condividono l’iniziativa.
Siamo portati a pensare, al di là della lapide, che si tratti di un rituale, di una verifica dei poteri, quindi della consueta spettacolarizzazione che comunemente le due istituzioni, con le due massime cariche istituzionali, Sindaco e Vescovo, danno alla Città, per ulteriormente ratificare il potere, e continuare nello status quo!
Insomma, un po’ di teatro popolare!
La nostra deve essere un’illusione e nello stesso tempo un’Utopia, quella di vedere in un Paese normale, affermare la reale laicità dello Stato nelle istituzioni pubbliche, di sentire e respirare quell’aria trasparente di un’Etica Civile, che oltre a fare un gran bene alla Democrazia, lo farebbe non solo alla religione cattolica, ma a tutte le religioni, perché alimentarela Democrazia, quindi la cultura civile, comporta maggiore libertà per il Cittadino, riguardo alle sue scelte sia politiche, che religiose!
Ci chiediamo e chiediamo: Ma a Noto, c’è uno Stato Democratico – laico, oppure uno Stato teocratico?
Roberto Bellassai
Comitato per i Diritti del Cittadino