NOTO COME LA REGGIA DI VERSAILLES
Giardino di pietra, capitale mondiale del barocco, città ingegnosa, Noto l’utopia realizzata.
Quante definizioni per la città di Noto.
Ora Noto non è solamente barocco ma è molto di più.
Una prestigiosa rivista francese PAYSAGE NOUVEAU, Paris juin 2020, che descrive ai suoi lettori le località più originali del mondo, ha pubblicato l’articolo “ Noto, la ville aux cent fontaines”.
Traduciamo una parte dell’articolo : “… perché imbrigliare l’acqua in anonime tubature, perché fare scorrere il prezioso liquido sottoterra lontano dalla vista di tutti? A Noto sono riusciti a far si che il cittadino e il turista possano godere della frescura, della vista del liquido cristallino che scorre nelle strade delle contrade e negli angoli più nascosti della città attenuando l’afa estiva : rivoli, ruscelletti, romantici zampilli, bolle d’acqua, laghetti e cascatelle si incontrano nella capitale del barocco”.
Noto la città dalle cento fontane! Geniale.
Ci sentiamo quindi in dovere di ringraziare l’amministrazione Bonfanti per la creatività, per l’originalità dell’iniziativa (a costo zero) che ci porta nuovamente ad essere protagonisti delle attenzioni europee.
Peccato che poi ad Agosto alcuni quartieri, es. Santa Caterina, rimangano all’asciutto ed esercizi di ristorazione, anche al corso, debbano essere approvvigionati nottetempo con autobotti d’acqua.
Ma questi sono inconvenienti di poco conto, bazzecole, stupidaggini di cui si possono occupare solamente gli intellettualoidi di Passione Civile che rompono le scatole sulla situazione dei quartieri popolari e sulle presunte criticità della città.
Le 100 fontanelle iniziano fin dalle tubature principali che forniscono l’acqua alla città (contrada Fiumara) rallegrando vie ed anfratti della splendida Noto e delle contrade, generando nel turista un senso di letizia che non si trova né a Taormina né a Siracusa.
Nei pressi del Cimitero, in prossimità dello sfasciacarrozze, vi è una sorgente di vita, tanto antica che è quasi sacra da piazzarci una qualche statua!
Ma il colpo di genio, dicono che sia stata un’idea partorita dal sindaco Bonfanti (naturalmente Lui non lo ammetterà mai, tanta e tale è la modestia che lo caratterizza), è lo zampillo d’acqua, che raggiunge i quasi tre metri d’altezza, collocato all’ingresso della citta tra l’avveniristico WELCOME TO NOTO e l’ottocentesca edicola della Marunnuzza.
Il cittadino e il turista possono scegliere se lavare la macchina o posteggiare e fare tranquillamente la doccia, eventualmente anche ai bambini inzaccherati di sabbia.
Inenarrabile!
E non è tutto. Sappiamo, da fonti ben informate, che la giunta Bonfanti si accinge con una delibera ad un radicale cambiamento toponomastico delle vie della città: non più via Aurispa, ma torrentello Aurispa, non più via Arnaldo da Brescia, ma rio Arnaldo da Brescia, ecc.
Geniale.
La cittadinanza è in spasmodica attesa di vedere realizzata la centunesima fontana ai giardini pubblici in perfetto stile Dubai, naturalmente criticata dai soliti detrattori di Passione Civile.
Peccato sig. Sindaco che il suo mandato stia per terminare ma siamo sicuri che nella sua coalizione spunterà qualcuno che continuerà la sua incomparabile OPERA (il maiuscolo è d’obbligo) di sviluppo dei servizi della città.
Passione Civile
Sarà che la colpa è dei ” pensieri associativi ” , ma la Città di Noto mi fa pensare che sia politicamente una casa senza padrone!