Il 25 Aprile scorso, poi ancora il 12 maggio: il sisma in Nepal, tra i paesi più poveri al mondo, lo abbiamo già dimenticato.
8500 morti, 23000 feriti, quasi 3 milioni di senza tetto.
Il villaggio di Laprak (611 abitazioni , 5000 abitanti, 3 scuole) nel distretto di Gorkha, epicentro del sisma, a 2200 metri di altitudine, 4 giorni di viaggio da Kathmandu, è stato raso al suolo completamente.
Come Noto Antica, anche Laprak non potrà essere ricostruita là dove di trovava fino al 25 aprile scorso. Il governo centrale sembra averlo già escluso. Architectes de l’Urgences, la ONG francese che opera in contesti di catastrofe naturale, sta valutando alcuni progetti di ricostruzione del villaggio nelle zone adiacenti. La comunità di Laprak (il consiglio che governa il villaggio) ha deciso di dare priorità alla scuola, poi al dispensario. Ma a Laprak i superstiti sono inquieti: il freddo intenso arriverà ad Ottobre e le tende in cui vivono oggi gli abitanti non serviranno più a granché. Servono delle tettoie, tettoie in zinco, importate dall’india, e che permettono di ricostruire rapidamente un’ abitazione per una famiglia al costo di circa 600€. Noi diremmo una baracca, a Laprak saranno, forse (gli aiuti ai villaggi montani colpiti dal sisma non sono la priorità né del Governo nepalese né della comunità internazionale), le prossime abitazioni.
Stefano Alderuccio
Laprak prima del terremoto
Laprak dopo il terremoto
Una delle scuole di Laprak
Il campo dove vivono ora gli abitanti di laprak
Beh, il comune potrebbe fare un gemellaggio e inviare almeno un po’ di fondi.
A distanza di secoli, a distanza di migliaia di chilometri, culture totalmente diverse, destini comuni.
Netum – Laprak, sotto lo stesso cielo, sulla stessa terra.
Questa gente per noi, rispetto a noi, non ha niente. Come dice qualcuno, rispetto a noi, rispetto all’Occidente, se sono ricchi sono ricchi di spazzatura.
Hanno però una cultura millenaria, una dignità senza pari, la volontà tenace di abitare la loro terra anche se in condizioni difficilissime, la capacità di rimmettersi in piedi ad ogni avversità.
Netum – Laprak, sotto lo stesso cielo, sulla stessa terra.