“Ma s’io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni …”
La peste, la spagnola, il covid …., alla mia età è meglio essere prudenti.
Mi sono ritirato nella mia casetta di montagna in compagnia degli ultimi piaceri rimastimi.
Con Bacco, Tabacco …..senza Venere, che già da almeno un decennio, è stata surrogata con la lettura, l’altra passionaccia della mia vita.
L’iphone è l’elemento debole di questo isolamento boccaccesco.
Il solito amico, tutte le sante mattine, mi aggiorna sugli esiti delle complesse strategie della “war room elettorale” del rampante candidato sindaco in perenne rodaggio.
“Abbiamo il candidato, gruppi di interesse che abbiamo trasformato in liste, il cavallo di battaglia, una lista infinita di aspiranti consiglieri, la legge elettorale sembra fatta apposta per noi, l’attuale sindaco fuori gioco per legge, abbiamo imbarcato anche il vero nemico del primo cittadino, ci siamo presi tutti i suoi affamati fuoriusciti. Gil altri avversari, “il terzo polo”, avranno pure il candidato migliore ma sono deboli, inconcludenti, gli abbiamo tolto anche la bandiera…….. E come facciamo a perdere ……se vuoi c’è posto anche per Te”
Perché caro Turi un sindaco, dopo cinque anni, si è fatto un numero considerevole di nemici, figuriamoci dopo dieci anni di governo.
L’abbiamo pensata bella, come vecchi democristiani quali siamo.
Lo “storytelling” del sindaco scadente, ambizioso, arrogante, che ha indebitato il paese, che ha fatto il peggio del peggio, che ha usato il potere per arricchire le sue relazioni personali, è il nostro cavallo di battaglia, il collante giusto per aggregare tutti gli avversari del sindaco uscente e il cittadino scontento.
La strategia è questa: votatemi, io sono l’antibonfanti!
La realtà è che il sindaco uscente è finito. Per legge. Sic transit gloria mundi. Una epoca amministrativa e politica finisce con Lui.
Ma questo non è importante, anzi non se ne deve parlare e la verità che ci potrebbe fare perdere.
Turi, o giugno o ottobre, non cambia nenti. Andiamo a consumare questo rito delle urne ma, credimi, le elezioni sono già vinte”. E poi inizia la festa. Ti saluto, sempre in gamba.
Il tono di questa telefonata mi ha lasciato l’amaro in bocca, anzi mi ha fatto proprio incazzare.
Con l’età, stranamente, il cinismo, con il quale ho accompagnato la mia lunga carriera politica, ha lasciato il posto a quei pensieri romantici e poco concreti della prima giovinezza, a quegli ideali che mi portarono in prima linea in politica, si, sono tornato dalla parte dei più deboli.
“E’ mai possibile, o porco di un cane, che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi puttane”.
Sulle note di Fabrizio De Andre, sorseggiando un calice di buon firriato, col sigaro in bocca, giocando una distopica partita a scopone scientifico, mi sorprendo cinicamente a chiedermi: chissà se quegli sfigati del terzo polo saranno mai capaci di sparigliate le carte di questa partita persa o si accontenteranno di annegare come novelli narcisi nel laghetto della loro purezza?
Mi sa che dovrò per forza abbandonare questo romitaggio e fare qualche telefonata.
“Ma s’io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni …”
PRECISINO ……. Alla prossima