Salvare la clinica villa Rizzo e affossare Noto.
Ancora una volta operazione salvataggio alle spalle di Noto?
Sembra essere un film già visto quando la fallita sogeas siracusana scaricava i propri debiti nella Ato composta da tutti i comuni.
La storia a volte non insegna mai nulla?
Questo il disegno in essere che sembra confermato dagli articoli della Civetta di Siracusa.
L’incontro alla commissione sanità del parlamento regionale del 18 u.s. sembrava aver dato una nuova speranza ai 29 dipendenti della Clinica Villa Rizzo, com’è noto in esercizio provvisorio dopo la dichiarazione di fallimento nel 2013, data la situazione finanziaria critica dal 2010.
La decisione del giudice del fallimento di riconsegnare l’edificio al legittimo proprietario ha spinto alla mobilitazione. Nel giro di poche ore, dopo un tam tam frenetico, un gruppo di lavoratori, guidati dai sindacalisti, ha occupato la clinica. L’attività, forse, sarò spostata altrove
Si riteneva ormai assodato il trasferimento dei posti letto presso il Trigona di Noto, una volta adeguata la struttura ospedaliera alle diverse esigenze, e in questo senso precise rassicurazioni erano state date dal direttore generale dell’Asp, il dottor Salvatore Brugaretta, alle rappresentanze sindacali presenti .
Nel tempo le ipotesi avanzate sono state le più varie. Il trasferimento di tutti i posti letto a Villa Aurelia (proprietà del ras della sanità privata, non solo della Sicilia orientale, Antonio Tigano, ndr) con un canone mensile di affitto di 20.000 euro, previa la predisposizione della sala operatoria perché Villa Aurelia è una struttura atta solo alla lunga degenza. O, in alternativa, la possibilità di spalmare il budget disponibile, e ovviamente garantire l’occupazione dei lavoratori, nelle altre strutture esistenti che, anch’esse in sofferenza, potrebbero riceverne una boccata d’ossigeno. O ancora, l’ipotesi che sembra ora prevalente, di dislocare i posti letto a Noto. Interessati a questa opportunità, che passerebbe attraverso un bando europeo regionale, sono sembrate la società Nuova Clinica Villa Rizzo, ma con un nuovo nome: Città di Siracusa, e Villa Azzurra. Forse si pensa a un’unica società: i 45 posti letto dell’una e i 35 dell’altra supererebbero la soglia minima dei 60 posti letto previsti dal decreto Balduzzi. I tempi saranno comunque lunghi: tra la presentazione del bando, un mese, l’espletamento della gara e l’adeguamento delle strutture ospedaliere rimane la domanda di cosa ne sarà, fino ad allora, dei lavoratori che hanno dato sempre prova di grande professionalità e senso di responsabilità. A noi della Cgil interessa solo la trasparenza delle procedure e la salvaguardia dei livelli occupazionali così come dell’offerta sanitaria della provincia”.