Esiste un criterio, non banalmente moralistico, per distinguere la buona politica dalla cattiva politica?
Iniziava così un recente articolo sul Corriere della Sera dove l’editorialista cercava di trovare delle giuste risposte nel dedalo delle possibili soluzioni.
La buona politica è quella che riesce a trovare un equilibrio tra la soddisfazione di interessi a breve termine ed il perseguimento di interessi a medio-lungo termine; è quella politica che non consuma tutte le uova oggi per avere una gallina (da consumare) domani.
Trasferito il concetto anche alle dinamiche della politica locale cittadina, la buona politica dovrebbe essere in grado di allargare i propri orizzonti con uno sguardo che dovrebbe andare oltre le scadenze elettorali, smarcandosi dall’incombente e ingombrante necessità di mantenere a tutti i costi il consenso elettorale e di soddisfare i biechi interessi degli elettori, tenendo a bada la sete di potere di quanti sono in cerca di visibilità ed utilizzano la “res publica” esclusivamente per egoistici fini privati.
Ma siamo davvero convinti che la buona politica dipenda soltanto dalla bontà e qualità della classe politica al potere?
Un popolo che legge corrotti, ladri ed impostori, non è vittima, ma ne è complice (G. Orwel).
Ergo non ci puo’ essere buona politica senza buoni cittadini,.
Fin quando ci sarà il cittadino che appoggerà una piuttosto che un’altra fazione senza alcuna convinzione ideologica, ma solo perchè vittima di un sistema clientelare fatto di (false) promesse di laute ricompense, di posti di lavoro o incarichi da quattro soldi;
fin quando ci saranno cittadini che saranno disposti a vendere (anzi svendere) la propria dignità per inseguire la chimera della vacua apparenza e della effimera visibilità;
fin quando ci saranno cittadini che si sentiranno in dovere di riconoscenza per aver ottenuto cio’ che gli spetta di diritto ma che il sistema riesce a far passare quale favore, mistificando la realtà dei diritti civili;
fin quando regnerà la superbia contro il poco orgoglio, la poca dignità e la molta apparenza….non ci sarà mai una buona politica!
Ma chi continua a credere nella libertà e si batte per la difesa di cio’ in cui crede, anche a costo di pagare un prezzo molto alto, non perderà mai la speranza che verrà il tempo del riscatto, del risveglio delle coscienze dal torpore intellettuale e civico, del sussulto della sana democrazia!