Ennesimo motivo di riflessione per la politica in provincia, dove i colpi di scena e i cambi di casacca continuano a susseguirsi e dove, in particolare, a Noto è in corso un travagliato rimpasto di governo dagli esiti ancora incerti che sta creando forti tensioni tra il primo cittadino e il Partito Democratico, la principale forza che sostiene la maggioranza dell’amministrazione Bonfanti, che non intende abdicare al ruolo guida che avuto nelle scelte amministrative e progettuali dell’amministrazione Bonfanti, ritenendo irrealistico ogni tentativo di ridimensionamento di un partito che, alle ultime elezioni, è stato premiato dagli elettori risultando il primo in città.
Il Partito Democratico, in sostanza, rivendica il proprio buon diritto di indicare al Sindaco il proprio rappresenta in Giunta e non di averne assegnato uno d’ufficio.
Converrà al primo cittadino rompere i rapporti con i preziosi alleati del Partito Democratico magari per salvare qualche uomo in giunta di sua fiducia?
In questa vicenda, che di giorno in giorno si arricchisce di colpi di scena e che potrebbe portare il Partito Democratico alla fuoriuscita dalla maggioranza, compromettendo il quadro politico che il primo cittadino sta costruendo per arrivare dritto alla propria rielezione, le ultime notizie sui dubbi relativi all’effettuazione della mini tornata elettorale rafforzano indirettamente la posizione del locale circolo Pd di Noto che si è espresso all’unanimità sulla posizione da tenere in questa ingarbugliata vicenda.
Infatti, come pubblicato nel giornale online www.srlive.it il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha depositato, questo pomeriggio, l’Ordinanza Interlocutoria numero 422/14, con la quale riunisce tutti i ricorsi per revocazione della sentenza dello stesso Cga relativamente all’indizione delle elezioni regionali suppletive nelle nove sezioni di Pachino e di Rosolini, fissate per il prossimo 5 ottobre.
L’ordinanza dispone il rinvio della trattazione della domanda cautelare di sospensione delle due sentenze emanate dallo stesso CGA.
Allo stato, tuttavia, non si conoscono ancora i motivi che hanno spinto i Giudici Amministrativi a rinviare la decisione.
“Ritengo – afferma il parlamentare regionale Enzo Vinciullo – in ogni caso, a mio modesto avviso, che, non aver rigettato il ricorso è la prova che le argomentazioni affrontate dal mio legale, avvocato Marcello Scurria, sono state ritenute valide e che, di conseguenza, il Consiglio di Giustizia Amministrativa ha ritenuto opportuno concedere un ulteriore periodo di riflessione e, forse, di acquisizione di ulteriori elementi. Sono fiducioso nell’azione della Magistratura Amministrativa e sono ancora più convinto della battaglia che, in questi mesi, ho condotto, con ogni mezzo previsto dalla legge, contro l’ipotesi di nuove elezioni, non previste dalla legge, anzi, tassativamente escluse, nelle nove sezioni dei Comuni di Pachino e Rosolini”.
“Sarà mia cura – ha concluso l’onorevole Vinciullo – fare avere ulteriori notizie non appena sarò nelle condizioni di leggere l’ordinanza in questione”.
Il sindaco perde l’uso della mano destra. Farà tutto con la sinistra.
La nuova giunta: Raudino, Sammito, Terranova, Ferlisi.
Meno male ca doppu o 5 ottobre ci pensa u ziu Pippu.
Trombato il nuovo centro destra, sfuma l’accordo elettorale. Si attende la reazione furiosa di Vinciullo, Cutrali, perplesso anche Massimo Prado.
Il nuovo centro destra diventa lo zimbello dell’ambiente politico Netino.