“Buone pratiche per una città all’avanguardia e che si avvia a raggiungere livelli di standard europea quanto ad efficienza, sostenibilità.” Così dichiarava nei giorni scorsi il dott Figura in un articolo di stampa locale.
Mentre lui va in giro per l’Italia blaterando a pappagallo la lezioncina imparata a memoria, i cittadini sono costretti a fare i conti con la triste realtà di una città al collasso!
Altro che smart city, altro che standard europei…piuttosto standard da paesi del terzo mondo, dove da giorni non si può utilizzare l’acqua potabile per usi anche solo domestici..
Altro che comunicazione digitale,!
Nessuno si è degnato di informare i cittadini e continua ancora ad aleggiare un silenzio assordante riguardo alla tempistica di ritorno alla normalità.
Se si fosse trattato solo della fanghiglia che contamina le sorgenti a seguito delle piogge torrenziali, il problema sarebbe già rientrato da giorni .
Il protrarsi invece ci lascia pensare che ci sia un problema ben più importante.
Ma il primo cittadino, quale autorità locale della sanità, non è obbligato a fare una capillare informazione ai cittadini?
Ma non finisce mica qui.
Forse il primo cittadino era troppo impegnato ad indossare la fascia tricolore e fare selfie al congresso Anci e gli è sfuggito di avvisare i residenti e quanti ancora vivono a Lido di Noto e Calabernardo che è stata bloccata l’erogazione di acqua corrente per un serio problema che ha indotto i tecnici a chiudere tutti i rubinetti dei pozzi per ben due giorni.
Chi se ne frega dei turisti ai quali chiediamo la tassa di soggiorno se poi non hanno potuto neanche fare una doccia o cucinare.
Il nostro primo cittadino è così proiettato al futuro, alla sostenibilità, alla digitalizzazione da arrivare a credere che la intelligenza artificiale possa coprire la incompetenza e deficienza reale nella gestione della città.