E per molti sono solo rose e fiori
Il PD ritira la sua delegazione dalla giunta Garozzo, questa la decisione assunta dalla direzione provinciale riunitasi nella sede di via Socrate, al termine di un lungo incontro terminato attorno alle 22 di venerdì. I termini della decisione saranno divulgati in un documento che sostanzialmente critica l’operato del sindaco Giancarlo Garozzo nel revocare l’assessore in giunta alla componente cuperliana senza nessun confronto.
L’assessore Alessio Lo Giudice è l’unico a essere stato licenziato in tronco dal sindaco con la incomprensibile motivazione divulgata: “si tratta solamente di un fatto politico” perché nulla era da rimproverare all’assessore”.
Nel documento della direzione del PD non si legge nessun punto che non sia di apertura, a partire dall’invito a Garozzo di ripensare il suo gesto di rottura, mentre si dà mandato alla segretaria provinciale di aprire un dialogo con il sindaco per cercare i punti di ricucitura dello strappo.
Stante il documento che sarà diffuso nella giornata di sabato i restanti assessori del PD, Liddo Schiavo e Fabio Moschella, dovrebbero rassegnare le dimissioni , ma, si tratta di semplice teoria. Infatti, Liddo Schiavo non ha mai riconosciuto la segreteria del PD siracusano, come raccontano le cronache della guerra in atto da oltre un anno ed avendo presentato una richiesta di annullamento del Congresso provinciale alla Commissione nazionale di Garanzia, attende ancora una risposta.
Altro assessore invitato a lasciare la Giunta Garozzo è Fabio Moschella indicato dall’area Dem di Pupillo, Amoddio e Di Marco. Sarebbe una vera sorpresa scoprire che Moschella è disposto ad accettere il “suggerimento” della direzione e del vertice Dem. Questa, infatti, sarà l’occasione che farà emergere che Moschella in amministrazione non rappresentava chi lo aveva indicato, bensì, i renziani dell’area Innovazione, come i bene informati mormorano già.
Da oggi il sindaco di Siracusa, che risulta essere inserito in un organismo nazionale del PD, si trova ad affrontare il problema di non avere in Giunta rappresentanti del PD con la copertura del partito. Il sindaco Garozzo, avendo appreso in nottata della decisione della Direzione Provinciale PD avrebbe tentato di minimizzare, però, si sarà trattato di un semplice atteggiamento di facciata per mantenere serene le sue truppe cammellate. Se non fosse così, si dovrebbe parlare di gravissimo strabismo politico, dal momento che il problema esiste ed è anche rilevante.
Almeno fino a quando il PD che ha ritirato la delegazione dalla Giunta è quello che ufficialmente viene riconosciuto da tutte le autorità e le rappresentanze statutarie interne.
Non ci resta che attendere come risponderà Garozzo a Carmen Castelluccio quando lo inviterà a discutere del caso esploso con l’estromissione dell’assessore cuperliano. Da ricordare che i renziani di Garozzo da oltre un anno considerano la Castelluccio una “ usurpatrice” della carica che detiene nel partito. Si deve registrare a margine della vicenda il gesto di buona volontà, dimostrato dal sindaco, nel fare slittare la nomina dei tre nuovi assessori al posto dei dimissionari Giansiracusa e Pane e del revocato Lo Giudice. Un gesto di cortesia richiesta, che probabilmente non avrà laconseguenza di apertura al dialogo. Un paio di giorni di riflessione, certamente, non faranno male a nessuno, anzi…
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