Una mostra fotografica su Luigi Pirandello e la sua famiglia, inserita in Volalibro, un Festival di cultura per i ragazzi, curata da Sarah Zappulla Muscarà e da Enzo Zappulla, Presidente dell’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, inaugurata il 23 Novembre, continua ad essere visitata nell’ex Convento dei Gesuiti di Noto.
“I Pirandello “, questo il titolo della mostra.
Si tratta di foto d’epoca che ritraggono Luigi Pirandello in varie tappe della sua vita di scrittore, ma soprattutto di drammaturgo, in visita in Sud America, in Portogallo, in Spagna, insieme ad altri scrittori e giornalisti, poi a Roma, fotografato con Massimo Bontempelli, Corrado Alvaro, la sua famiglia, la moglie, Antonietta Portolano, i figli,Stefano, Fausto, Lietta,oppure con Marta Abba, l’attrice che gli ispirò tante opere teatrali che Pirandello gli “cuciva “, per amore, su misura. Altre foto lo ritraggono a Stoccolma, nel 1934, durante il ricevimento del Premio Nobel per la letteratura.
Una mostra fotografica, che si limita a raccontare alcuni aspetti della vita di Pirandello e la sua famiglia, allestita in una stanzetta angusta, senza alcuna profondità, che non gli da il dovuto risalto né gli fa da cornice come dovrebbe, di conseguenza il visitatore viene respinto invece,di essere accolto!
Al centro della stanzetta, una vetrinetta con dei libri di teatro del figlio Stefano, con dei Saggi sulle sue Opere di Sarah Zappulla Muscarà e di Enzo Zappulla pubblicati dall’Editore Bompiani.
Una mostra costata diecimila euro che, al di là del nome prestigioso del personaggio, ci sembra eccessivo il suo costo.
Perché non spendere i soldi pubblici,in maniera più sensata? Perché non pensare, invece, a qualche progetto in cui si valorizzi personaggio locale di statura nazionale come, ad esempio, Corrado Sofia,un giornalista di terza pagina, un viaggiatore che oltre a scrivere libri di viaggi, come Regista ha realizzato dei Documentari che la Rai ha trasmesso in TV nel passato!
Pensare a un progetto, a un Premio Documentaristico che, oltre a divenire un riferimento fisso per la Città, avrebbe un ritorno sia d’immagine che di cultura per una Città d’arte, che realmente si apre alla sua Città, al Bel Paese, al Mondo!
Fare conoscere un Poeta che ha raccontato con le sue immagini i Paesi del Mondo, che ha visitato e raccontato nei sui Documentari che si trovano nella Cineteca di Roma significherebbe contribuire a creare e stabilire a Noto un turismo culturale qualificato.
Roberto Bellassai