”Grande è la confusione sotto il cielo”, affermava Mao Zedong, “quindi la situazione è eccellente!”
Nei giorni scorsi è stata diffusa la notizia che il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il DPCM con il quale viene decisa la ripartizione delle risorse del Fondo Complementare al PNRR. Più precisamente si tratta della ripartizione delle risorse per l’attuazione degli interventi del Piano di Investimenti Strategici su siti del patrimonio culturale, edifici e aree naturali, nell’ambito del Piano Nazionale per gli investimenti complementari al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Tra i dodici interventi finanziati figura quello denominato “Percorsi nella storia – Treni storici e itinerari culturali” che, a sua volta è articolato in più progetti, molti dei quali riguardano l’ambito delle ferrovie turistiche e storiche.
La notizia che sicuramente desta entusiasmo tra gli appassionati siciliani è che tra gli interventi beneficiari di finanziamento vi sono, oltre alla linea Agrigento Bassa – Porto Empedocle (Ferrovia dei Templi), che già da molti anni è divenuta una importante ferrovia turistica, la linea Alcantara – Randazzo e la linea Noto – Pachino.
Il finanziamento risulta destinato a Rete Ferroviaria Italiana s.p.a. e fa riferimento alle previsioni del vigente Contratto di Programma – Parte investimenti.
Per questi interventi sono stati previsti finanziamenti a carico dello Stato per 62 milioni di euro. Il titolare degli interventi è Ferrovie dello Stato.
Il progetto è stato approvato in via decisoria nel luglio del 2021 vigente la precedente amministrazione.
Ieri c’è stato un sopralluogo congiunto per la pulizia dei tratti vicino ai caselli abbandonati e il comune di Noto ha preso l’impegno di smaltire i rifiuti derivanti.
Dovrebbero volerci tre anni per rivedere i treni correre sui binari, ma resta un problema comunque importante da risolvere, tra l’altro già sollevato prima della fine dell’anno: nel corso degli anni a Lido di Noto si è costruito nei pressi dei binari della linea Noto-Pachino e non sarà semplice riuscire a far ripassare le carrozze in quelle zone.
Sembrerebbe che diversi proprietari abbiano già ricevuta apposita comunicazione a proposito e che si sarebbe svolto anche un incontro tra residenti/proprietari e amministrazione comunale.
Altra cosa la:
CICLOVIA DELLA MAGNA GRECIA, 1000 KM TRA CALABRIA, BASILICATA E SICILIA.
Il Governo ha stanziato seicento milioni di euro per realizzare piste ciclabili urbane e ciclovie turistiche e tra le opere che verranno finanziate c’è anche la Ciclovia della Magna Grecia, un progetto che è dunque pronto a diventare realtà.
Il percorso abbraccia tre Regioni: Calabria, Basilicata e Sicilia, per un totale di circa 1000 km alla scoperta di alcune delle destinazioni più belle del nostro Mezzogiorno.
Come da progetto della Regione Calabria, già approvato anche dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il percorso della Ciclovia della Magna Grecia si muoverà prevalentemente sulle strade di servizio che corrono partendo da Metaponto, sino alla città di Reggio Calabria.
In Sicilia il tratto siciliano si muove lungo l’itinerario di Eurovelo 7 (la cosiddetta Rotta del Sole) che passa da Messina e si collega con Catania, con Siracusa e Pachino, per poi concludersi a Pozzallo.
Il dibattito tutto netino che contrappone Ferrovia o ciclovia sembra essere retaggio degli anni ’90 del secolo scorso.
”Grande è la confusione sotto il cielo”, affermava Mao Zedong, “quindi la situazione è eccellente!”
Carmelo Filingeri