Il circolo di Futuro e libertà per Noto e il consigliere Giovanni Ferrero, coerentemente con la politica di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio sia culturale che ambientale e di consumo zero del territorio, in linea con le scelte fino ad oggi fatte a livello nazionale, ribadiscono l’inopportunità per la città di Noto di approvare la delibera di variante funzionale alla c.d. “lottizzazione eloro”. Si è convinti che la vocazione naturale della città di Noto, Patrimonio dell’Unesco, non è certo quella della cementificazione ma bensì quella di uno sviluppo ecosostenibile del territorio.
Come più volte sostenuto, una città quale Noto, piuttosto che scegliere di cementificare può certamente riqualificare l’esistente, impiegando in questo modo le maestranze già attive sul territorio. La convinzione della non approvazione emerge anche dalla presa visione del parere emesso dal Comando del Corpo Forestale Ripartimentale di Siracusa nel quale si dà atto che “l’area limitrofa al piano di lottizzazione non è riconducibile alla macchia mediterranea”, ebbene forti dubbi si nutrono su tale affermazione poiché già sconfessata oltre che dalla stessa realtà anche da studi portati a conoscenza dell’amministrazione comunale competente.