La denuncia presentata dal nostro concittadino Corrado Trombatore è un grido di dolore di un padre che deve diventare moto di ribellione di tutti contro un servizio sanitario che ci ha espropriati del nostro diritto alla salute.
L’assenza dell’assistenza nei confronti del piccolo Vittorio, è emblematica di una gestione approssimativa, incapace, pressapochista, della sanità.
Rappresentazione che la salute dei cittadini, in una bieca logica aziendale, è stata ridotta a mero fatto burocratico.
Abbiamo bisogno di nuovi posti letto, ebbene chiudiamo quel reparto, poi quell’altro ancora. Abbiamo bisogno di operatori sanitari, ebbene riduciamo le unità di assistenza o la stessa assistenza.
Allo stesso modo, con assoluta urgenza, anche le identiche o simili situazioni di altri concittadini nei cui confronti le istituzioni hanno mostrato scellerata miopia e sordità
Tutto ciò è inaccettabile.
E non può neppure porsi a giustificazione l’emergenza pandemica.
Le malattie, il dolore, la necessità di cure ed assistenza, non possono aspettare. Deve essere sempre, comunque ed in ogni caso garantita la continuità.
Il problema denunciato da Corrado deve essere immediatamente risolto. Il suo grido di dolore immediatamente raccolto.
Chiediamo al Sindaco che pretenda dalla Direzione Generale dell’ASP un immediato intervento per garantire la continuità assistenziale necessaria.
Chiediamo che le associazioni a tutela della salute dei cittadini, sostengano con ogni mezzo questo diritto.
Aldo Tiralongo – Passione Civile