Le pur comprensibili ragioni dei lavoratori non possono bloccare il processo irreversibile della consegna degli impianti al comune di Noto.
Il Prefetto, il Commissario dell’ATO, le OO.SS., i Sindaci degli altri comuni sappiano in modo chiaro e inequivocabile che i cittadini di Noto, ad ogni livello di rappresentanza, ivi compresa quella sindacale, hanno già fatto una scelta chiara e definitiva.
VOGLIONO LA RICONSEGNA DEGLI IMPIANTI.
Ai lavoratori va tutta la solidarietà, ma non si possono continuare a far ricadere sui cittadini, sui pensionati, sui disoccupati, gli insostenibili costi di una gestione dimostratasi fallimentare sotto ogni profilo.
Non è compito dei Comuni risolvere problematiche che vanno affrontate in altre sedi.
Non sono stati i cittadini di Noto a creare l’elefantiaco mostro SAI 8 che in pochissimi anni ha prodotto solo milioni di debiti, tariffe altissime, bollette esose e disservizi.
Non sono stati i cittadini di Noto a mettere su un organico spropositato, alimentato dalla solita politica clientelare, con il silente assenso di quello stesso sindacato che oggi alimenta una guerra tra i poveri e grida contro i Sindaci rei di voler applicare una legge regionale che riconosce la facoltà ad ogni singolo comune di gestire direttamente il servizio idrico.
I cittadini di Noto dicono basta a questa manfrina e a questa insopportabile melina che anche in questi minuti continua a produrre solo debiti per la collettività e chiedono fortemente al Sindaco Bonfanti, come ha già fatto, in ossequio alla volontà dell’intero consiglio comunale, della società civile, di tutte le forze politiche, delle forze sociali, dei movimenti, a pretendere l’immediata riconsegna degli impianti attivando tutte le procedure necessarie.
Di una cosa siamo certi, pur tra mille difficoltà la gestione diretta non potrà mai produrre per la nostra città gli stessi danni di quella privata.
La città è pronta a mobilitarsi in ogni sua componente pur nella legittima diversità delle posizioni politiche per avere la riconsegna del servizio idrico. Su questo tema non ci sono, come si è più volte dimostrato, divisioni di nessuna natura.
Partito Democratico – Noto
Cari Amici del PD, quando vi dicevo che in Sicilia non si è ancora maturi per una corretta privatizzazione dei servizi, mi avete risposto che la mia posizione era arretrata rispetto ai tempi in cui siamo! Ricordo che eravamo ad una Assemblea pubblica al Convitto Ragusa, con i Deputati del PD, Marziano e Zappulla, più alcuni dirigenti della CGIL locali e provinciali, che hanno sposato la privatizzazione dell’acqua. Penso che dovreste fare una analisi attenta riguardo alle posizioni che avevate sull’acqua e parlarne pubblicamente, al di là di quelle che avete adesso!