Leggiamo sul quotidiano La Sicilia del 13 Marzo c.a.,un breve articolo dal titolo: “ Noto, tutto pronto per accogliere i Borbone ” ,a firma di Ottavio Gintoli, dove secondo il Sindaco di Noto, Dott. Corrado Bonfanti, Don Pedro il Borbone, appena giungerà in Città,per ricevere la cittadinanza onoraria, respingerà le critiche ricevute, “ ponendo un polemico interrogativo nei confronti di chi ha manifestato il proprio dissenso sulla questione “ .
Ma il Sindaco di Noto, e Don Pedro il Borbone, non sanno che le critiche e il dissenso rientrano nel diritto e nella libertà di espressione di ogni Cittadino? Diritto sancito dall’articolo 21 della Carta Costituzionale, nata dal sangue versato di donne e uomini, che hanno partecipato alla Resistenza contro il nazifascismo, Resistenza legata ai vari processi storico – culturali precedenti, che hanno le radici nella Rivoluzione francese del 1789,nei moti del 1848,nell’Unità d’Italia, quindi nella Resistenza Antifascista, che ci ha dato la libertà di critica e di dissentire democraticamente!
Il Sindaco di Noto e la sua Amministrazione, non sono a conoscenza che i Borboni, sono stati cacciati da Noto, e dall’Italia, dal popolo, e che si è versato molto sangue prima che questi hanno dovuto cedere il potere? E che con questo atto simbolico del conferimento della Cittadinanza onoraria a un discendente di Ferdinando il Borbone,vengono calpestati e banalizzati i processi storico – culturali sopra citati, e offesi i Cittadini di Noto?
Roberto Bellassai
Caro Carmelo,molto adeguata l’immagine che hai messo, in cui vediamo un volto bendato,silenzioso e muto,con il simbolo e la scritta del PD. Un volto bendato che la dice tutta sul silenzio da parte dei Consiglieri Comunali del PD e dei due Assessori,che sostengono l’Amministrazione Bonfanti,sulla questione Cittadinanza onoraria a Don Pedro il Borbone! Tutta gente che ha perso la ” memoria storica ” !