Sarebbe veramente mortificante che la Regione Siciliana, il suo Assessore alla salute, dopo aver dimostrato totale indifferenza alle proteste dei cittadini di Noto ed allo sciopero della fame di alcune donne, dopo aver dribblato in modo indegno le richieste di incontro e confronto (i cittadini a Siracusa in manifestazione, l’Assessore in visita al Trigona insieme al Dirigente ASL), adesso diano ascolto all’onorevole Pippo Gennuso, che da sempre sull’ospedale di Noto ci ha abituato a mirabolanti promessa da marinaio.
Pazienza, qualcuno potrebbe dire. L’importante è che il Pronto Soccorso riapra.
Sulla riapertura del Pronto Soccorso già il Comitato ed alcuni movimenti si sono espressi, dimostrando come in realtà qualora dovesse accadere non potrebbe parlarsi di Pronto Soccorso ma di un PTE (presidio territoriale di emergenza), esattamente come previsto ab origine dal piano di rifunzionalizzazione.
Quindi nessuna novità. Tutto come previsto.
Quello che, invece, non era prevedibile, o che almeno si sperava non accadesse, è la prosecuzione di una burla (per usare un eufemismo) nei confronti dei cittadini di Noto.
Dal 2011 ad oggi. Ininterrottamente.!
Bugie. Falsità. Ipocrisie. Solo per lucrare qualche voto in più. Solo per apparire paladini del diritto alla salute. Solo per nascondere incapacità e ignominia.
L’on.le Pippo Gennuso, dal quale ancora aspettiamo che vada a recuperare in macchina, dove -durante un indimenticabile comizio a chiusura della campagna elettorale del 2011- diceva di averlo lasciato, il provvedimento dell’allora Presidente della Regione Lombardo, col quale si assicurava lunga e prosperosa vita all’ospedale Trigona, non mostra il benché minimo senso del pudore che dovrebbe suggerirgli solamente di tacere.
Il Sindaco Bonfanti, dopo aver disatteso ogni deliberazione unanime del Consiglio Comunale per inseguire la sua personalissima idea della “cittadella della salute” che tutto era fuorché il mantenimento dell’Ospedale, tenta ancora di vestire la fascia tricolore per guidare la protesta, come se quella fascia possa coprire la sua manifesta inadeguatezza.
La Dirigenza dell’ASP, pavida e vile. Mai un atto chiaro: chiudiamo il pronto soccorso non perché così previsto, ma perché mancano i medici che si sono ammalati e quindi temporaneamente! chiudiamo ostetricia e ginecologia non perché così previsto, ma perché bisogna inaugurare il nuovo punto nascite all’Umberto I° di Siracusa, quindi temporaneamente.
Adesso basta!
Non possiamo tollerare che questa danza dell’ipocrisia, iniziata nel 2011 continui ancora oggi nel 2019. Magari per proseguire fino al 2021.
Possibile. Qualche voto in più val bene un’altra burla.
Passione Civile
Alla Regione Sicilia e nei Comuni della Zona Sud, c’è un sistema politico liberista, che in merito alla Sanità pubblica, da anni attraverso i suoi politici e i burocrati, continua a non rispettare la legge Balduzzi, e soprattutto a prendere in giro una Comunità di più di 100 mila Cittadini, che non hanno le dovute garanzie in merito al diritto alla Sanità, diritto sancito dall’Articolo 32 della Carta Costituzionale. Sarebbe ora che l’intera Comunità scendesse nelle Piazze per rivendicare il proprio diritto facendo rispettare la legge.