Siamo nella seconda parte di questa meravigliosa estate e, grazie alle lunghe e assolate giornate che hanno caratterizzato il clima del Sud-Est della Sicilia, moltissime persone hanno potuto trascorrere un periodo rigenerante di riposo.
Come ogni anno, grazie a Dio, non mancano le riflessioni legate alla qualità degli spettacoli, ai servizi offerti ai turisti ma anche ai concittadini residenti e non, all’organizzazione, in generale, della città, alla bontà della nostra ristorazione, alla qualità dei nostri prodotti, ecc.
Queste riflessioni, puntuali, arrivano attraverso tutti i maggiori canali di comunicazione e, principalmente, attraverso i social networks. Vi assicuro che rimangono impresse nella mia mente e che ho beneficiato di una lunga serie di suggerimenti interessanti, molti dei quali facilmente attuabili.
In me alberga la consapevolezza che tanto è stato fatto e tanto resta ancora fare; è viva la coscienza del duro lavoro che ci aspetta, ma anche la serenità di conoscere la strada, anche se ardua e faticosa, per raggiungere mete ancora più gratificanti e qualificanti per Noto e il territorio tutto.
Durante quest’ultimo periodo, diversi organi di stampa locali, nazionali e internazionali hanno mostrato interesse per la nostra Noto, con argomenti vari e quasi tutti legati alle bellezze culturali, monumentali, paesaggistiche, alle spiagge dorate e al mare cristallino che la Città e il suo territorio offrono ai visitatori. Fatalmente, non tutti sono stati teneri e sereni nei giudizi e non tutte le cose scritte o ascoltate sono condivisibili, perché, spesso, lo sguardo, la mente e l’animo di ciascuno di noi rimangono colpiti e suggestionati per fatti, circostanze, istanti, umori e altri fattori riconducibili alla sfera personale. L’obiettività, come è noto, è dei saggi che non si lasciano fuorviare da fuggevoli impressioni e da pregiudizi di varia natura.
Senza alcuna velleità di gratuita esaltazione, mi chiedo se sia scontato che si parli così tanto della nostra Noto. E’ normale e naturale che discettare in vari talk show di vacanze e turismo comporti, oggi, più che in passato, di parlare anche di Noto? Perché mai in quest’ultimo anno, in Sicilia e anche fuori dalla nostra Isola, la nostra Città e la sua Amministrazione hanno ricevuto riconoscimenti prestigiosi per il buon lavoro svolto? Io credo che tutto ciò attesti il successo di una comunità che ha iniziato una condivisione di sviluppo che passa attraverso il contributo di molti, ciascuno con le proprie competenze, conoscenze e professionalità, ma tutti accomunati dall’amore per Noto e il suo territorio.
E per non deprimersi troppo e a sproposito, non è giusto pensare che le cose che ancora non vanno per il verso giusto possano essere migliorate? Non è giusto avere la coscienza che migliorare significhi adottare comportamenti generalizzati che modifichino atavici modi di fare e abitudini non più tollerabili, controproducenti e anacronistici? Non è forse opportuno spalancare le finestre per sfuggire alle insidie del nostro io, chiuso in se stesso, e far posto a una visione comunitaria onde prendere consapevolezza della realtà che cambia?
“Nella politica, come in tutte le sfere dell’attività umana, occorrono il tempo, la pazienza, l’attesa del sole e della pioggia, il lungo preparare, il persistente lavorio, per poi, infine, arrivare a raccogliere i frutti.”
Su questa frase di sturziana memoria, e di riconosciuta saggezza, dobbiamo costruire il futuro della nostra comunità.
Non esitate a foraggiare la mia fame di conoscenza con la vostra critica seria, costruttiva e propositiva, perché dei vostri “suggerimenti” mi nutro avidamente per contribuire a migliorare le cose.
Una sola raccomandazione: non pensate che io sia solo; tutti voi siete della partita se amate Noto!
Mi piace concludere questa mia riflessione, metaforicamente, liberando un palloncino verso l’immensità del meraviglioso cielo azzurro di Sicilia… Anzi, ripensandoci, non solo uno è bene lanciarne, due, dieci, cento, mille per liberarci del pregiudizio e del disfattismo, che sono il rifugio degli inetti!
Corrado Bonfanti
Il Sindaco Bonfanti in queste sue riflessioni estive,si limita a parlare del più e del meno,dice e non dice,parla per metafore,allude,non fa nomi,nè testate di giornali,non entra nel problema o nei problemi,che in questo caso noi con i nostri articoli e i vari commenti denunciamo e solleviamo in Città. Abbiamo denunciato il caos che c’è nel centro storico,gli Ambulanti che disturbano,che invadono la zona aurea, ” le tavolate ” di Corso Vitt. Emanuele,di via Nicolaci,e in parte di via Ducezio,abbiamo scritto sul deturpamento Estetico,Acustico,Spaziale,della zona aurea della Città,della mancata applicazione del Piano Estetico,che il Sindaco e la sua Amministrazione,da anni tiene nel cassetto e non lo pratica,quando invece diviene necessario applicarlo. Abbiamo parlato di questo,del cattivo gusto diffuso in Città,che se non si interviene adeguatamente,può portare a maggiore degrado il Giardino di Pietra. E’questo il problema,la questione su cui dialogare,discutere con molta chiarezza, per risolverlo realmente. Il Sindaco Bonfanti invece,di essere chiaro e razionale,si limita a scrivere per dire quasi niente,parlando un linguaggio venoso e asettico,fatto di metafore e allusioni,un cliclè molto diffuso a Noto,in una Città,che per quanto bella artisticamente,non incide sul piano della pratica e dall’affrancamento della ragione. Se essere critici nei confronti del Sindaco di Noto,e della sua Amministrazione,significa avere pregiudizi,essere disfattisti,ecc,ci viene da pensare che questa riflessione a margine del Sindaco Bonfanti scaturisce da un modo di pensare politicamente inglobante dell”altro,e non invece,dell”altro diverso culturalmente e politicamente da sé.
Caro Sindaco,perchè non fa degli incontri pubblici per ascoltare i Cittadini su queste ed altri temi! Siamo in Democrazia!
Saluti Roberto Bellassai
Comitato per i Diritti del Cittadino
La politica locale si prepara al rientro dalle ferie
Le riflessioni hanno sempre una motivazione,il nostro primo cittadino si fa sentire dopo alcuni mesi di silenzio o dedicati a ipotesi di rimpasto e le innumerevoli manifestazioni del cartellone estivo, che non commento trattandosi di “cultura” non avendo grandi conoscenze in merito voglio esimermi nel dare giudizi, sui costi c’è gente più in gamba di me nel dimostrane la congruità o meno.
Il concetto evidenziato in questo periodo, ricalca il mitico “ purchè se ne parli” , quanto questo possa farci bene è tutto da vedersi, i cittadini sono attenti non tanto alla valenza di una manifestazione o meno , quanto se ad oggi l’Ente essendo senza bilancio magari fa venire meno le spese per l’ordinaria manutenzione e fa divenire indifferibile e non frazionabile le spese per uno spettacolo o un servizio legato a questo.
Ora si potrebbe dire ogni cosa ma il dato importante è che a fronte di ipotesi di rimpasto che rimbalzano da 4 mesi e l’insorgere degli spettacoli non ci si deve dimenticare di fare tutto il resto,anche perché per finire questo mandato al Sindaco mancano ancora 18 mesi che non si possono trascorrere … in campagna elettorale, bastano gli ultimi sei mesi.
Ci sono i temi caldi della sanità e dell’acqua che non sono ancora risolti, vedi il paradosso della sanità con i reparti di chirurgia che ad Avola non funzionano e dovrebbero ritornare a Noto, vedi l’Aspecon con le molteplici difficoltà gestionali che si vedono dalla mancanza di acqua nei quartieri, dalla poca chiarezza del piano imprenditoriale che sembra venga fuori da un momento all’altro e poi rimane di nuovo sott’acqua.
A me personalmente sembra che si voglia ingigantire il fenomeno degli ambulanti abusivi ,dei palloncini e degli spazi pubblici al fine di nascondere possibili altre carenze molto più profonde.
Mi viene in mente “Berlusconi” che per sviare i suoi processi fece le corna in una foto ufficiale della Unione Europea.
“Speriamo di non finire cornuti e mazzaiti”.
Ultima chicca : Promuovere Corrado Bianca da Assessore scalda sedia a Presidente dell’ASPECON supera tutti i limiti dell’indecenza politica.
Caro Sindaco, lei dice”nella politica…occorrono il tempo, la pazienza, l’attesa…”
A distanza di 9 mesi (è un tempo congruo?) dal suo proclama sulla istituzione del “Fondo di Solidarieta’ TARES” Le chiedo: a chi o a quale Ufficio bisogna rivolgersi per potervi accedere?
Penso che sia giusto occuparsi di spettacoli, cultura,turismo e palloncini senza trascurare i problemi di una buona parte di suoi concittadini.
Grazie
Corrado Scardaci
Caro Dott. Bonfanti,
anche se io la ripudiassi Lei rimarrebbe il mio Sindaco.
Come Sindaco torno a chiederle (anche perchè tantissima gente che io, per lavoro,frequento me lo chiede): A CHI O A QUALE UFFICIO BISOGNA RIVOLGERSI PER ACCEDERE AL “fONDO DI SOLIDARIETA’ TARES”?
Caro Corrado,oltre a te,vorrei sapere anch’io sia soggettivamente, che come rappresentante del Comitato per i Diritti del Cittadino,a chi rivolgersi per accedere al fondo di solidarietà Tares, e se esiste una modulistica da presentare,anche perché sono molti i Cittadini che me lo chiedono!