Stanchi della terribile esperienza del coronavirus e della lunga quarantena in casa, aspettiamo con ansia di sentire l’odore del nostro mare, di poterci finalmente tuffare in sicurezza e scaricare un po’ delle tensioni accumulate.
Ed è sulla sicurezza che bisogna fare delle domande appropriate e pretendere risposte precise che non siano soltanto delle generiche rassicurazioni, ma precise certificazioni sullo stato del depuratore di Calabernardo e sulla qualità delle acque del nostro mare.
In questi giorni di grande attenzione per la salute, diverse scienziati hanno lanciato l’allarme (agenzia Adnkronos del 22/04/2020) su materiale genico riconducibile al Sars- CoV 2 nei reflui in ingresso ad alcuni depuratori.
E’ noto che i depuratori, se non perfettamente funzionanti, possono diventare un inesorabile veicolo di malattie in quanto virus e patogeni vengono concentrati nei fanghi di risulta delle depurazione delle acque.
A questo proposito leggiamo nel recente rapporto dell’ISS sul Covid-19 ( Indicazioni ad interim sulla gestione dei fanghi di depurazione per la prevenzione della diffusione del virus Sars-cov 2): “Il trattamento dei fanghi per essere ritenuto efficace deve garantire la riduzione di densità dei patogeni presenti e l’assenza di ricrescita microbica”.
Ovviamente per ottenere tale risultato i depuratori devono essere perfettamente funzionanti e rispondere ai requisiti delle norme ministeriali che stabiliscono tra l’altro che i fanghi igienizzati non possono essere riversati in mare ma avviati in centri di compostaggio o di incenerimento.
Sappiamo che il depuratore di Calabernardo versa in pessimo stato come certifica l’atto della Giunta Comunale del 31/12/2018 n. 237 con il quale si delibera un intervento di manutenzione straordinaria al fine di “ripristinare l’efficienza del processo biologico di depurazione”.
Dopo quasi due anni, siamo arrivati alla nuova e attesa stagione balneare e non ci risulta che questi lavori siano mai iniziati.
Delineato tale quadro chiediamo al Sindaco, primo responsabile della salute dei cittadini, e alle Istituzioni Sanitarie risposte certe alle seguenti domande:
- Quando inizieranno i previsti interventi urgenti per il ripristino della piena funzionalità del depuratore di Calabernardo?
- Che fine hanno fatto finora e faranno nel futuro i fanghi non igienizzati prodotti negli anni dal depuratore?
- Quest’anno potrà cominciare in sicurezza igienica e sanitaria la stagione balneare?
Due sono i possibili scenari: o si provvede immediatamente al ripristino della piena efficienza del depuratore di Calabernardo, o si vieta la balneazione per un lungo tratto di costa.
Nel caso in cui si dovesse arrivare ad un divieto di balneazione, tutta la cittadinanza subirebbe un’insostenibile privazione e la ricaduta negativa sull’immagine di Noto, città UNESCO, si ripercuoterebbe inevitabilmente sul turismo, volano dell’economia.
PASSIONE CIVILE
Grazie per avermi informato. Io credo che si farà qualcosa per mettere in sicurezza tutti, ma i soldi ci sono per fare tutto ciò?Io credo che chi ci rappresenta nn metterà a rischio la salute di tutti e anche la sua e dei suoi familiari.
L”inquinamento dell”acqua, dell”ria e del Mare rappresenta una grave offesa nei confronti del creato. Non c”è tempo da perdete specie in qusto particolare periodo che stiamo vivendo.
Depuratore e porticciolo. Stessa sorte di due indispensabili opere per Calabernardo. La prima tuttavia assume adesso una drammatica urgenza. Ne parleranno ancora i nostri nipoti tra trenta anni???
Pare che sia iniziato l’iter per i lavori al depuratore. Non ne ho contezza esatta ma l’appalto mi sembra che sia già in corso. Se avrò notizie certe ve le comunichero’.