Una Mostra di Walter Molino a Noto
In un contesto storico e culturale dove molto spesso si parla di bellezza in maniera strumentale, in cui il modello culturale e sociale prevalente è divenuto quello dei consumi che, come una nuova religione, ha espropriato nei fatti quello della cultura tradizionale di base che in passato permetteva di fare “mente locale”, quindi di mantenere la “memoria storica”, di una Città, e che oggi ha trasformato il Cittadino in “soggetto generico” senza più la dovuta coscienza delle sue radici.
E per questo arretramento culturae che c’è bisogno di fare riferimento alla “memoria storica”, infatti, il 20 Luglio nei bassi di Palazzo Ducezio è stata inaugurata una Mostra dell’Artista Walter Molino che consiste nelle caricature dei volti di personaggi della Canzone di musica leggera, sia italiana che straniera, di Attori e Registi del Cinema, del Teatro, della Politica, deformando ironicamente un particolare del viso di ogni personaggio che nel passato pubblicò sul settimanale Grand Hotel.
Cinquanta caricature satiriche e ironiche, più un Manifesto del Cantagiro della Canzone Italiana, che testimoniano e fanno la cartografia dell’Italia degli anni cinquanta, sessanta e settanta ma anche più di quel periodo che veniva chiamato del “boom economico”, in cui il Bel Paese si pensava andasse verso una sprovincializzazione dei costumi e verso equilibri economici, culturali e politici più rispettosi dei Lavoratori e della vita collettiva, ma che strada facendo si ci è smarriti a causa delle sovrapposizioni dei modelli culturali dal sistema interdipendente degli Stati, e dalle loro forzature in merito alle scelte economiche e politiche fatte dalla classe dirigente.
La Mostra di Walter Molino, che resta aperta al pubblico fino al 15 Agosto, presentata dal Prof. Corrado Salemi che, conoscendo storicamente la sua curatrice da molti anni, la Signora Enza Oddo, ne ha tessuto le lodi e ne ha evidenziato l’impegno per la raccolta e la selezione che continua a fare di Libri, di Riviste, di Mobili, di Quadri e di materiali vari che insieme ai suoi due figli coltiva l’idea e il sogno di realizzare a Noto una Casa Museo delle Arti e dei Mestieri quindi della Cultura tradizionale popolare per farla conoscere soprattutto ai Giovani di oggi, dove anche possano svolgersi in delle Sale delle lezioni che permettono la trasmissione dei saperi di quest’Arte popolare che potrebbe essere legata all’Associazione Bianco Pietra che da otto anni organizza e promuove delle Mostre di Artigianato locale ma anche in sintonia con altre risorse, come ad esempio al “Museo delle Carte”, base di ogni ricerca, che permette la conoscenza prima di operare, anche perchè a Noto si parla spesso dei Gattopardi, che hanno ideato e finanziato la costruzione del centro storico ma non si parla di chi praticamente contribuì a costruita con le mani e la fatica, infatti,questa soggettività rimane sempre nel sommerso della Storia.
Dei volti particolarmente ironicamente deformati da Walter Molino vogliamo ricordarne alcuni, quello di Brigitte Bardot, una Diva del Cinema dallo sguardo accattivante e sensuale che a suo tempo dava scandalo per i suoi amori; Ugo Tognazzi, ironico, comico, tagliente e trasgressivo nello stesso tempo in quasi tutti i film che ha interpretato; Enzo Jannacci, cantante molto singolare, originale nel suo genere, di rottura con il contesto culturale del tempo;Gino Paoli, un cantautore che ha cantato l’amore con le sue passioni vibranti; Vittorio De Sica, un Regista del Cinema del dopoguerra, del Neorealismo, l’Autore di Ladri di Biciclette che ha girato a Noto anche delle scene del film “Il Viaggio”, con Sofia Loren e Richard Burton; Sergio Endrigo, un cantante molto sentimentale, passionale, che esaltava i valori dell’amore e della creatività ma sempre con una vena malinconica, a volte triste; Milva, una cantante con una voce esplosiva, ricca di tonalità timbriche che passò al Teatro – Canzone con Giorgio Strehler; Tino Buazzelli, un bravissimo attore di Teatro che, oltre a tanti lavori teatrali, ha portato sulla scena il “Galileo” di Bertolt Brecht; Omar Sharif, un Attore che è stato un grande interprete del film Il Dottor Zivago, tratto dal Romanzo di Boris Pasternak; Domenico Modugno che, con la sua famosa canzone “Volare” conosciuta in tutto il Mondo, ci ha fatto sognare; Salvatore Adamo, un cantante siciliano di Comiso, emigrato in Belgio che ebbe molto successo soprattutto con la Canzone “La Notte” che cantò all’Olimpià di Parigi. Patty Pravo, Dalida, Francoisè Hardy, Sandra Milo, Frank Sinatra …
Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale prenda in considerazione con il dovuto impegno la “Cultura di base”, contribuendo nel recupero della “memoria storica” dando il dovuto contributo per realizzare realmente quelle idee che si sono fatte corpo, Progetto, che la Signora Enza Oddo, da tempo vuole realizzare per cominciare a contribuire per cambiare sotto questo aspetto la tendenza in una Città un pò smemorata verso la conoscenza della suddetta “Cultura di base“, fatta purtroppo scomparire e divenuta sommersa.
Personalmente, in questa Mostra di Walter Molino, avrei voluto vedere anche le caricature di quei cantautori come Luigi Tenco, Fabrizio De Andrè, Giorgio Gaber, Francesco Guccini, Franco Battiato, cantautori della “differenza culturale”, che hanno dato un notevole contributo di idee al Bel Paese, sia con il loro lavoro artistico che con l’esempio della loro vita vissuta, riguardo alla pratica della cultura civile ma anche e soprattutto all’alternativa culturale e politica a venire.
Roberto Bellassai