La struttura ed il nostro modo di vivere sono diversi da ieri e domani cambieranno ancora, eppure affrontiamo le cose con la ratio e la logica di sempre cioè di ieri.
Oggi la moda è green e ci si appiccica l’etichetta da soli, ci si magnifica per conto proprio, il paesaggio e il modo di vivere , ….. ma sarà così?
In un mondo che cambia non stupisce trovare fra i paladini della natura e paesaggio chi delle nefandezze ne aveva fatto virtù.
L’apice dell’ipocrisia sulla riserva di Vendicari difesa da chi non era ancora nato o risiedeva altrove, o quando si accenna alla Panther Oil .
Che cosa non si fa per un posto in prima fila .
Non saprei se le roylties centrino qualcosa, ma non è ancora chiaro perché si è contrari alle ricerche petrolifere nel canale di Sicilia.
Se le trivellazioni sono nel mar libico o in qualche altro stato che si affaccia sul mediterraneo non ha alcuna importanza.
Magari scopriamo che compriamo il petrolio dai tagliatori di teste dell’Isis, dalle bande che imperversano in Libia, da quel mondo arabo che lapida le persone per un niente .
E il gas da Putin ? – Questo è un esempio di civiltà ? E’ più civile che perforare da noi ?
Se si è contro un sistema se ne adotto un altro ,uno stile di vita diverso ,invece del fuoristrada giro a piedi o in bici, provo a diminuire l’inquinamento dell’Asinaro e risparmio sul consumo idrico.
Potrei ridurre il transito veicolare in città coinvolgere i cittadini nelle giornate ecologiche,potrei prevedere i parcheggi in periferia ed evitare afflusso di macchine e di bus in centro… …Perché no?
Potrei chiedere ai vigili urbani di andare con le bici elettriche della city bike, fare uso di bus navetta elettrici , potrei creare un circolo vizioso che ci permetta di riciclare di più e conferire di meno ….. chissà?
Si rinuncia ad un modo di vivere attuandone un altro o almeno si propone ,invece si martella a ripetizione , green, verde, energie alternative,paesaggio, risparmio del territorio, slogan , tanti slogan e tante parole, ma lo slogan rimane tale.
Le amministrazioni pubbliche non i cittadini ,che è cosa ben diversa ergono le barricate per la modifica dell’art.38 del D.L. Sblocca Italia, ma non propongono un sistema di crescita o decrescita che sia diverso, la proposta operativa dov’è ? Questa rimane come al solito avvolta nel mistero.
Andiamo sui giornali e questo ci basta, ci gratifica molto ci occupiamo di fatti importanti come il petrolio nel canale di Sicilia ma non facciamo atti concreti pur sapendo per il progetto di completamento dell’asta fognaria di c.da S.Croce, non siamo interessati ad un nuovo sistema di depurazione per la città così come non pensiamo che il Fiume Asinaro è all’interno della città e non è pulito.
Non sarebbe forse molto green e non farebbe da cassa di risonanza sui media ….. ma sicuramente utile.
U mari nun si spurtusa …… ma tutto il resto può rimanere com’è.
Daniele Manfredi
Sono contro le trivellazioni in Sicilia, ma sono anche per gli stili di vita alternativi, sia individuali, che Istituzionali!
Si potrebbe dire: Meno ho meglio sto!