Mi ricorda quel raccontino che mio nonno ogni tanto mi ripeteva forse per forgiarmi alle intemperie della vita.
Di quel maiale credulone, ingrassato a dovere e tenuto sonnolento nel proprio recinto, che non poteva credere, nonostante il tavolaccio macchiato di sangue, nonostante il coltellaccio puntato alla gola che il suo padrone, così gentile, volesse macellarlo.
Morì con quella convinzione di incredulità!
Si sta per concludere l’iter di rilascio di una concessione demaniale marittima per complessivi metri quadrati 3000 (foglio 328, part. 10) da adibire a stabilimento balneare dotato di aree coperte da strutture chiuse allo scopo di agevolare la fruizione del mare in località “Eloro Pizzuta”.
Ritornano all’attacco gli speculatori nel silenzio generale di tutti, politici, associazioni ambientalistiche e cittadini.
Eppure nel novembre del 2013 avevo lanciato dalle pagine di questo blog l’allarme, naturalmente caduto nel vuoto:
http://www.evarconews.it/ci-riprovano-con-eloro-pizzuta/ .
Già nel 2011 il consiglio comunale di Noto si era espresso negativamente per l’accoglimento di un progetto simile, con una forte presa di posizione del movimento “Uniti Per la Città”, per altro interessato alla vicenda dell’ormai celebre cosiddetta lottizzazione di Eloro e che qui riportiamo per intero:
http://www.notolibera.it/dblog/articolo.asp?articolo=1231
Oggi invece tutti zitti e mosca!
Chissà perché?
Carmelo Filingeri
Vorrei sapere se sono rispettate le distanze dall’oasi previste per legge: se non lo fossero bisognerebbe attivarsi per bloccare il progetto, se invece questo è in possesso di tutti i requisiti bisogna insistere su sindaco e giunta affinché rispettino l’unicità dell’area Eloro-san Lorenzo, riserva naturalistica ricca di reperti archeologici di varie epoche.
Moltissimi turisti italiani e stranieri trovano nell’oasi di Vendicari un motivo in più per visitare Noto , il suo splendido barocco ma anche il suo incantevole territorio: la sua tutela è un obbligo, il suo sfregio un delitto.
Ma non ci posso credere!!! dopo tutto quello che abbiamo fatto per impedire l’installazione di uno stabilimento alla spiaggia della Pizzuta, raccolta di firme in loco compreso! Caro Filingeri qui nessuno ha voglia di stare zitto, il fatto è che se succedono queste cose è perchè non siamo uniti nella difesa del territorio e tutto viene usato in modo “politicamente scorretto”. Io sto imparando ora questa “bella” notizia. Certo mi attivo per capirne di più e soprattutto per capire come sia possibile che un iter di questo genere passi sotto silenzio! grazie comunque per aver pubblicato questo articolo e ci rimetteremo subito in moto ne puoi stare certo!
Cara Gioacchini da parte mia nessuna strumentalizzazione politica. Non sono iscritto a nessun partito ne’ ad associazioni parasociali, sono un semplice cittadino che, attraverso le pagine di questo blog che paga di tasca propria, cerca di fornire informazioni quanto più obiettive possibili alla cittadinanza. Sono uno di quelli definiti dalle istituzioni “mente bacata”, uno di quelli che ha scritto le osservazioni sulle famose Zone E, uno che in silenzio attivo fa il proprio dovere per la difesa del paesaggio. Sulla questione debbo dire che in tempi opportuni ho avvisato gli organi politici preposti e anche qualcuna delle associazioni ambientaliste. Tutti un po’ distratti, però sono contento che Lei prenderà a cuore la vicenda, le assicuro fin da adesso il mio appoggio incondizionato. Carmelo Filingeri
Gentile Sig. Filingeri, la mia era una considerazione generale su un modus vivendi e operandi di questa città e dei suoi cittadini, non era rivolta direttamente a lei, pertanto mi scuso se, nella foga di rispondere dettata dalla indignazione nell’apprendere questa notizia, è sembrato un attacco personale.
So anche che siamo in tanti oramai ad avere a cuore questo territorio e le passeggiate e le escursioni che facciamo ne sono testimonianza. Dovremmo in questo unirci e lottare insieme, senza innalzare steccati e, anzi, cominciando ad operare affinchè venga fuori la parte migliore di noi tutti e non la peggiore, perchè questa terra lo merita.
Ma non è servita a niente l’esperienza fatta sulla questione Eloro Pizzuta? Il riferimento è soprattutto all’Amministrazione Bonfanti politicamente ambigua e qualunquista!
Perché non pensare ad un incontro pubblico,per parlarne e chiarirci il da fare?
caro Carmelo la tua opera di informazione è preziosa,ma purtroppo il “silenzio attivo” non è sempra sufficiente a mettere in allarme quando un pericolo così grave incombe sul nostro territorio.
Talvolta è nacessario fare qualcosa di più che passare un’informazione online che non sempre viene recepita tempestivamente.
comunque grazie e: all’opera insieme adesso.
tina de grande