Esistono alcune parole che, attualmente anche nel nostro vicinato, vengono spesso usate dai politici e dai mass media in modo per lo più improprio.
E’ possibile notare, leggendo articoli politici, comunicati stampa, risposte e contro-risposte, che più determinate parole sono inflazionate, più sono al tempo stesso usate in modo scorretto.
Un termine che rappresenta al meglio questa distorsione politico-mediatica è “Populismo”: questa è, almeno adesso, una delle parole maggiormente abusate nella scena politica e mediatica nazionale, regionale e locale.
Il dizionario Treccani afferma che per “populismo” si intende il “movimento culturale e politico sviluppatosi in Russia” tra il 19° e 20° secolo, “che si proponeva di raggiungere un miglioramento delle condizioni di vita delle classi diseredate, specialmente dei contadini e dei servi della gleba”.
Attenendosi dunque al significato proprio e originario di questo termine, non si trova assolutamente niente di negativo o di criticabile, mentre quando chicchessia usa questa parola oggi, le conferisce un significato dispregiativo, confondendola di fatto con un’altra parola, che in realtà è “demagogia“.
Ancora una volta chiediamo aiuto al dizionario Treccani per chiarire il significato di demagogia: In origine, genericamente, arte di guidare il popolo; in seguito (già presso gli antichi Greci), la pratica politica tendente a ottenere il consenso delle masse lusingando le loro aspirazioni, specialmente economiche, con promesse difficilmente realizzabili. Nella storia del pensiero politico il termine risale alla tipologia aristotelica delle forme di governo, nella quale rappresenta un aspetto degenerativo o corrotto della politèia, per cui si instaura un governo dispotico delle classi inferiori dominato dai demagoghi, che sono definiti da Aristotele «adulatori del popolo».
Comunque oggi mi sento in vena di citazioni per cui vi sorbirete anche questa: Durkheim disse una volta che il socialismo era il grido di dolore della società moderna. Il populismo è il grido di dolore delle moderne democrazie rappresentative.
Il populismo è inevitabile nei regimi politici che aderiscono formalmente ai principi democratici ma di fatto escludono il popolo dal governo.