La storia della discarica che dovrebbe sorgere in contrada Stallaini inizia nel 2009, quando la SOAMBIENTE SRL, azienda agrigentina, avvia l’iter per ottenere le autorizzazioni necessarie.
I fratelli Sodano, titolari della SICEDIL s.r.l e SOAMBIENTE SRL, all’epoca erano impegnati nella ricerca di siti, prevalentemente cave dismesse, allocate in diverse provincie siciliane per risolvere i problemi connessi alla prossima saturazione della discarica gestita in località Monserrato di Agrigento.
I siti individuati per la provincia di Siracusa sono a Noto, in contrada Stallaini, e Pachino.
E infatti a ottobre del 2009 arriva al protocollo del comune di Noto la comunicazione della ditta agrigentina che chiede il rilascio del nulla osta di impatto ambientale per la realizzazione di un impianto per il recupero e lo smaltimento di rifiuti non pericolosi (cosi dicono) in contrada Stallaini con tanto di allegato di progetto esecutivo e sintesi non tecnica .
La Provincia Regionale di Siracusa che in data 10/12/2009, acquisita al protocollo del comune di Noto in data 14 dicembre 2009, esprime parere negativo sulla compatibilità ambientale del progetto per carenze documentali e progettuali.
I vivaci e determinati imprenditori agrigentini non si lasciamo scoraggiare da questi primi intoppi e il 15 Gennaio 2010 incontrano il sindaco di Noto.
Dopo questo incontro, nonostante l’area interessata all’intervento ricada in zona E agricola del Prg e sia gravata da vincolo paesaggistico e da Vincolo idrogeologico come descritto nel certificato di destinazione urbanistica del 20 gennaio 2010, i responsabili della Soambiente, in data 26 gennaio 2010, inviano al sindaco e al RUP, arch. Adorno, una nota di modifica e integrazione del progetto precedente presentato.
In tale integrazione si precisa che possono essere smaltiti nell’impianto anche materiali isolanti contenenti amianto.
Una intensa attività tecnico-amministrativa che si concretizza in una conferenza di servizi, interlocutoria, tenutasi a Palermo, in data 9 febbraio 2010 presso il dipartimento Territorio e Ambiente, presieduta all’ormai famoso Arch. Gianfranco Cannova, assurto poi agli onori della cronaca giudiziaria e intercettato nell’indagine “Terra Mia” di cui abbiamo pubblicato alcuni stralci scaricati da questo link: https://www.slideshare.net/GiuseppeCiampolillo/cannova-ordinanza-di-custodia-cautelare-cannova-architetto-gianfranco-7485-1110308-11-ordinanza-cannova-proto-f-lli-sodano .
Il verbale della conferenza di servizi del 9 febbraio 1010 fotografa la richiesta di approfondimenti da parte degli Enti interessati al rilascio del nulla osta di impatto ambientale.
Vengono rilasciati da febbraio a novembre 2010 i vari nulla osta e precisamente:
- Nulla osta del Comando del Corpo Forestale – Ispettorato Ripartimentale di Siracusa;
- Parere favorevole della Commissione Provinciale Tutela Ambiente di Siracusa;
- Parere favorevole dell’Ufficio Igiene Pubblica del Distretto sanitario di Noto;
- Parere favorevole dell’Ufficio del Genio Civile di Siracusa.
Ed in vista della nuova conferenza di servizi convocata in data 25 novembre 2010, i nostri baldi imprenditori con nota del 12 novembre 2010, introitata al protocollo del comune il 22 novembre 2010, fanno sapere a tutti di avere aggiustato le carte rispetto a quanto richiesta nella conferenza di servizi del 9 febbraio 2010.
Il 25 novembre 2010, un giorno molto importante!
Nel verbale della conferenza di servizi del 25 novembre 2010 , presenti, tra gli altri, i rappresentanti del comune di Noto si certificano, con il parere favorevole di massima, non valido per l’esecuzione dei lavori, della Sovrintendenza di Siracusa e, soprattutto, attraverso il Rapporto Istruttorio del Servizio I – Valutazione Ambientale Strategica e Valutazione Impatto Ambientale del 25 novembre 201o, alcuno aspetti fondamentali per l’iter del progetto:
- che il progetto non rientra nella più complessa e difficile valutazione di incidenza;
- che l’ARTA non ha ritenuto significativa l’interferenza dell’intervento con i siti SIC;
- Che il sito di intervento non comprende al suo interno aree o beni tutelati nelle Linee guida del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale;
- e che, importantissimo, l’Autorizzazione Integrata Ambientale qualora rilasciata, costituirà variante allo strumento urbanistico.
I rappresentanti del Comune di Noto, pur confutando con una dettagliata relazione quanto affermato dal Rapporto Istruttorio degli Uffici regionali, dichiarano ” appare necessario richiedere approfondimenti cognitivi e scientifici, e ove opportuno, l’adozione di procedure e accorgimenti piu’ accurati. Per tale motivo si Sospende il Giudizio“.
Il Presidente, l’ineffabile e integerrimo architetto Cannova, assegna, ulteriori 15 giorni al comune di Noto e alla Provincia di Siracusa per produrre il proprio pare di competenza, in caso contrario lo stesso parere si intenderà acquisito per silenzio assenso.
La frittata sembrerebbe quasi fatta ma…….
E’ il momento di dare a Cesare quello che è di Cesare!
In data 27 novembre 2010, due giorni dopo l’esito palesemente infausto della conferenza di servizi, il dott. Nuccio Tiberio – allora presidente dello ormai scomparso Circolo Netino di Lega Ambiente, accende i riflettori mediatici sui pericoli ambientali inerenti la realizzazione dell’ormai famigerato impianto di smaltimento rifiuti, inviando una circonstanziata lettera al Sindaco del tempo, Avv. Valvo – peraltro molto vicino alle associazioni ambientaliste.
In data 15 dicembre 2010 la provincia regionale di Siracusa, seppur in ritardo, esprime parere favorevole!
Il comune di Noto con nota 46630 del 16 dicembre 2010, con ben 6 giorni di ritardo rispetto alla formazione di un presunto silenzio- assenso, esprime PARERE NEGATIVO.
Nel frattempo partono le intercettazioni ambientali e telefoniche culminate poi nell’ordinanza dell’Ufficio GIP del tribunale di Palermo per l’applicazione della custodia cautelare in carcere dell’architetto Cannova per tangenti e per garantire, così si legge nella ordinanza in questione, una corsia preferenziale nel rilascio dei necessari provvedimenti autorizzativi per le discariche di Noto e Pachino.
Si, una corsia preferenziale per la realizzazione proprio della discarica di Stallaini.
Ma per oggi penso di avervi annoiato abbastanza ……. alla prossima puntata.
Carmelo Filingeri
STALLAINI, UNA STORIA INFINITA – 1° EPISODIO