Ci siamo appena lasciati alle spalle le celebrazioni dei 150 anni dell’unità d’Italia con Convegni e manifestazioni in ogni Città o borgo d’Italia, compresa Noto, e proprio a Noto, oggi 22 Aprile, si è svolta una cerimonia voluta dall’Amministrazione Comunale, con il Sindaco Bonfanti in testa, che promuove e organizza cerimonie civili – religiose a spese della Città, invitando l’erede del Duca di Spagna, che sembra che i suoi avi abbiano avuto trecento anni fa un Ducato a Noto!
Il tutto in una forma che non si è capito se fosse pubblica o privata perché non abbiamo letto nessun manifesto.
Pensavamo di esserci liberati dai Gattopardi, dai Baroni, dai Principi e dai Duchi, e invece li abbiamo visti sfilare alla meglio nella zona aurea della Città, tra la Cattedrale, dove hanno assistito ad una Messa, e a Palazzo Ducezio, sede del Comune, in cui un tappeto rosso faceva da ornamento alle scale dove era vietato l’accesso al pubblico ma dove, oltre ai vari protocolli e cerimonie varie, il Sindaco Bonfanti ha donato dei volumi in regalo al Duca e al suo seguito, a ogni membro del Sacro Ordine Costantiniano di San Giorgio che qualcuno ci ha detto che sono una Loggia Massonica!
Pensavamo che tutto ciò appartenesse al folclore, quindi alla manifestazione che viene fatta per l’infiorata, il cosiddetto “Corteo Barocco“, ed invece abbiamo visto realmente sfilare, anche se non proprio in abiti barocchi, i vari personaggi, il Duca, il Vescovo, insieme al Sindaco, con il vario e corrispettivo seguito e schieramenti, con code di vecchi nobili decaduti o parenti lontani, che ostentano un passato che non esiste più, mentre il Sindaco Bonfanti, nonostante fosse Domenica, ha mobilitato il suo staff, i Carabinieri, la Protezione Civile e i Vigili Urbani in alta uniforme!
Ci chiediamo e chiediamo: Ma a quanto ammontano le spese di questa cerimonia?
I Consiglieri Comunali di Sinistra, che fanno parte di questa Amministrazione, di cui qualcuno era presente a questo “grande evento “ , ha votato a favore delle spese per questa cerimonia anacronistica?
Ma il Sindaco e l’Amministrazione, invece di tenere le dovute distanze da Chiesa e Gattopardi, (ricordo che siamo in uno Stato Democratico e laico), che oltre a costare economicamente, sollecitano nella Città, gli spettri del passato, quindi il virus pestilenziale dei Gattopardi che ancora a Noto purtroppo si respira e c’è anche chi lo scimmiotta, non pensano che con questi vecchi e anacronistici riti viene “ sottratta Democrazia “ alla Città?
Quella reale Democrazia, che comporta la pratica della cultura civile e che a Noto sembra non divenire mai perché a quanto pare il “secolo dei lumi“ non l’ha mai sfiorata, perché ci ritroviamo una classe dirigente “senza memoria“, nè schiena dritta ma piegata alla mediocrità, e alle sue sovrastrutture!
Tra qualche giorno si celebra il 25 Aprile, data della liberazione dalla seconda guerra mondiale e dal nazifascismo, che fece infinite vittime tra i Partigiani, che andarono a combattere e morire per la libertà, che fece formulare agli italiani la Carta Costituzionale, per la Democrazia e i valori della Democrazia, che non possono essere alienati e banalizzati, da parate simili, come quella a cui abbiamo assistito in cui ci è sembrato che fossero tornati a Noto, i Gattopardi!
Roberto Bellassai
In effetti ho notato anch’io che la cerimonia aveva un carattere più privato che pubblico, e se ci fossero state spese da parte dell’amministrazione sarebbe opportuno andare a fondo della questione. Quello che si fa con i soldi di tutti deve essere condiviso e le scelte , in questo campo, vanno valutate e anche criticate qualora non siano opportune, come in questo caso.
Ciao M.Elena,tutto rimane nell’ambiguità,che a Noto,si può dire che è costume,perchè storicamente non si ci è affrancati dalla ragione! Insomma,ci sono le regole scritte,ma non si osservano,non contano a quanto sembra! Comunque,io ho dato l’articolo alla stampa locale,che ne dovrebbe parlare. Vedremo domani,o in questi giorni cosa ha da dirci in risposta il Sindaco Bonfanti o chi per lui!
Ciao M.Elena,oggi sul quotidiano La Sicilia,hanno dato notizia pubblicando alcuni stralci del mio articolo,ma non dicendo nulla in merito alla spesa per la cerimonia,nè se questa era in forma privata o pubblica! L’ambiguità rimane,che poi, si potrebbe dire,che a Noto,è costume molto diffuso! Accanto a questi stralci del mio articolo,ve ne era un altro di articolo,in cui l’Assessore Costanza Messina,sostiene che tra i momenti culturali,rientra “… la visita a Noto di Sua Altezza reale principe don Pedro di Borbone delle due Sicilie e Orlèans,duca di Noto. Tassello importantissimo della memoria storica della Città …” Ma! Non saprei se ridere o piangere! Ma è possibile che questa Città,e chi la rappresenta politcamente,ignori che c’è stato il secolo dei lumi? a cui è seguita la Rivoluzione Francese,il Risorgimento,la Resistenza Antifascista,e non generica,quindi la Democrazia! Una Democrazia,che deve divenire storicamente,che deve compiersi,e non regredire,sollecitando spettri,virus del passato,di cui purtroppo ci sembra che i nostri Amministratori,e in particolare il Sindaco Bonfanti,e l’Assessore Messina, abbiano come delle protesi gattopardesche,che non depongono bene nei confronti dei valori fondanti della Democrazia,quindi della cultura civile!
In questo mio articolo ho accennato al 25 Aprile,alla celebrazione della Liberazione,ebbene ho assistito alla cerimonia fatta dal Sindaco di Noto,Dott.Corrado Bonfanti,che nel suo discorso non ha mai parlato di ” Resistenza Antifascista ” , ha parlato invece,di Resistenza generica,come se l’Antifascismo,che è uno dei valori fondandi della Carta Costituzionale,fosse una bestemmia! A giudicare dal suo discorso,penso che il Sindaco,faccia parte di quei soggetti politici revisionisti,che interpretano la storia della Resistenza Antifascista,come una tornata elettorale,mettendo insieme fucilati con fucilatori! Sembra che questo concetto rientri nel nuovo lessico,dei nuovi scenari politici e culturali,in cui è stata fatta pulizia delle idee!
Il Sindaco di Noto,parlando di Resistenza generica,ha cancellato una pagina di storia basilare per la nostra Democrazia,calpestando la memoria degli ottantamila e più ” Partigiani Antifascisti ” , che hanno pagato con la loro vita,la cacciata dall’Italia del nazifascismo,che ci ha permesso di avere la Carta Costituzionale, che permette al Sindaco Bonfanti di sedere a Palazzo Ducezio!
Ad assistere a questa celebrazione c’erano anche Consiglieri del PD,di cui qualcuno è stato anche del PCI,ma sembra che nonostante la vecchia militanza,non si ha nessun interesse per i principi,nè per la chiarezza storica,tanto non si parla più di nulla nelle sedi di partito,perchè è avvenuta l’omologazione politica,che ha nel Capitalismo,quindi nel Mercato il suo Committente!