Il 28/06 leggendo sulla Repubblica l’articolo di Nino Alongi “Regione al crac, PD senz’anima e la Sicilia affonda”, non potevo fare a meno di pensare al circolo PD di Noto.
Se il PD regionale si caratterizza secondo l’articolista per “la mancanza di chiari obiettivi programmatici, per la difesa dei propi spazi di potere, per l’assenza di vigilanza ma anzi per la diffusa complicità sull’attività amministrativa regionale”, il PD di Noto semplicemente si caratterizza per il suo assordante silenzio, per lamancanza assoluta di iniziativa politica ( a parte la brillante iniziativa dei giovani democratici conclusasi con l’istituzione del registro delle unioni civili ).
Eppure le tante vicende della vita politica e sociale della città avrebbero dovuto spingere una forza di sinistra e maggior partito di maggioranza a far sentire in modo chiaro ed inequivocabile la propria voce, la propria opinione, il proprio pensiero.
Molti questuanti del panorama politico locale, cambiando casacca e casacchine, si affollano con il cappello in mano dietro la porta del Sindaco implorando l’ingresso in maggioranza ed un posto in giunta. Alcuni di questi politicanti di paese si sono distinti perché volevano cementificare Eloro e a tutti manca una visione di sviluppo armonico della nostra città che non può prescindere dal paesaggio agrario che la circonda.
E a quale assessorato mira la pletora dei questuanti?
All’assessorato alla cultura tenuto da Cettina Raudino, professionista seria e competente, apprezzata in città perché finalmente sta riuscendo a dare spazio e visibilità ai fermenti culturali che sono presenti a Noto.
Il PD dovrebbe semplicemente dire in modo chiaro: Sindaco con questi figuri noi non abbiamo nulla da spartire, la professoressa Raudino sta lavorando in modo eccellente quindi non si tocca. Punto.
Ed invece il silenzio.
Una volta i partiti della sinistra erano le organizzazioni che difendevano i lavoratori , si ribellavano ai soprusi, chiedevano incontri, prospettavano soluzioni, organizzavano scioperi e manifestazioni.
Adesso 131 famiglie, 131 dipendenti comunali, 131 impiegati indispensabili per far funzionare la macchina comunale saranno nuovamente precari quindi con l’insicurezza di mantenere il posto di lavoro (sottolineo che fra questi 131 vi è anche mia sorella. Così chi vuole strumentalizzare la mia posizione lo può fare subito e allaluce del sole).
Quale migliore occasione per il PD locale di fare sentire la propria voce, quale migliore occasione di manifestare solidarietà a questi lavoratori, quale migliore occasione per mobilitare la deputazione regionale, quale migliore occasione per ricercare soluzioni che diano un minimo di speranza a queste 131 famiglie.
Ed invece?
Silenzio, silenzio ed ancora silenzio.
A questo punto è solamente una mia pia illusione cercare di scuotere il circolo PD di Noto ponendo questioni di prospettiva come l’esigenza di aver il piano particolareggiato del centro storico o la necessità di ripensare al ruolo della forestale in funzione della difesa dagli incendi estivi che ogni anno gettano nel terrore le famiglie coinvolte e impoveriscono irrimediabilmente la produzione e distruggono il paesaggio rurale.
La risposta la conosco già: silenzio.
Paolo Tiralongo
Il PD di Noto,è sempre silenzioso,non dice niente,non si occupa di lavoratori,si limita a stare nell’Amministrazione Bonfanti,votando tutto,figurarsi coinvolgere i lavoratori nelle lotte! Hanno svenduto i valori che in passato predicavano come ad esempio,la lotta di classe,l’alternativa politica e culturale al sistema piccolo borghese, clericale e consumistico!In breve: calpestano ogni giorno insieme agli altri partiti i valori fondanti della Costituzione! Fanno la politica di Palazzo, da impiegati politici,come tutti gli altri, forse anche perché non hanno idee, di conseguenza si prestano ad essere politicamente dei conformisti!Si faranno sentire dal Sindaco per dire che il rimpasto politico non va fatto! Ma!!! Penso che Aldo Tiralongo faccia bene a prendere posizioni pubbliche, come nel caso dei 131 lavoratori, smarcandosi sia dai loro silenzi politici, che anche dall’Amministrazione!
La riflessione di Paolo Tiralongo è piuttosto interessante tira un bel sasso ma non va a fondo perchè fra tira in ballo la prof. Raudino come se l’oggetto del contendere dei prossimi avvicendamenti sia legata ad una persona in particolare, dalle cose che leggo o che in parte scrivo in prima persona non mi pare sia così.
Questo attacco inesistente di cui non si trova traccia da nessuna parte sembra voler mettere il carro davanti ai buoi, ciò che non comprendo e come mai non esamini altre situazioni che oramai sono paradossali,rasentano il ridicolo la buona creanza ,se non altro.
Non intendo prendere le difese del PD di Noto me ne guarderei bene ma mi sembra che a Noto si applichi la regola dell’elastico e secondo le convenienze e le circostanze, si è dentro o fuori.
Quelli che lei chiama questuanti chiedono un confronto pubblico in Consiglio Comunale per tutti e 131 non solo per quelli a cui potrebbero essere interessati
Questa diversificazione fra buoni e cattivi è semplicistica perché di norma chi scrive si colloca sempre fra i buoni ma la realtà non si sa se sia proprio così.
Cementificatori di Eloro!
Dovremmo capire che vuol dire cementificare se un progetto che copre un’area di 60.000 metri quadrati viene cementificata per 5000 mq. è meno del 10%, mi viene il dubbio quando su due aree aventi le stesse caratteristiche se problematiche si fa una battaglia per bocciarne una e ci si dimentica dell’altra, sa è molto ma molto strano non capisco la linearità del ragionamento.
Come non capisco il disinteresse sulle altre lottizzazioni in zona agricola dove vige un silenzio di tomba,vedi san Lorenzo , ma su questi aspetti i Tribunali si esprimeranno e faranno chiarezza almeno questa è dovuta.
Certo poi conviene dimenticare che le norme sulle zone E e sul rispetto del paesaggio siano stati determinanti i contributi degli altri, viene meglio assumersi meriti che non si hanno.
I questuanti citati sono quelli che hanno approvato le modifiche per le zone E, dimentica come tanti nostri concittadini di essersi avvalso della sanatoria edilizia e non da esperto paesaggista ritengo che tutte le costruzioni realizzate abusivamente a faldino nella zona dove lei risiede hanno seriamnete contribuito a distruggere il paesaggio agricolo a ridosso di questa città
Mi rimangono altri dubbi ma lei appartenendo al partito dei puri saprà sicuramente illuminare tutti quanti
Daniele Manfredi
Ed invece?
Silenzio, silenzio ed ancora silenzio.
Quando si ha la coda di paglia non si può che fare silenzio.
?????? FOLGORATI SULLA VIA DI DAMASCO
Risposta a un punto interrogativo della sig.Cetty Amenta
Questa riflessione è ripresa ma da l’idea di che vuol dire essere folgorati sulla Via di Damasco.
Abbiamo troppi gru della politica,troppi ambientalisti e troppi puri di cuore.
Io per mettermi il cuore in pace mi schiero da subito con i cattivi non appartengo alla fascia di buoni, fra trascorsi nel PSI di Craxi e comunella con i cementificatori,se mi va bene becco il purgatorio, se va male l’ultimo girone dell’inferno.
Comunque l’ipocrisia una volta si tagliava con il coltello oggi manco non basta la motosega.
Mi fanno davvero ridere quando un bel mattino si svegliano e decidono che hanno scoperto il loro lato puro che finora non era venuto fuori, ma che adesso, miracolosamente, è uscito dal loro corpo come un piccolo Alien.
All’improvviso.
Sono parecchi a Noto ed anche oltre, spesso è gente che ti contrattacca senza mezze misure come se tu fossi,in qualche modo,stato colluso con tutto e tutti,loro puri e provenienti da un altro mondo .
Ti fanno passare l’idea del cittadino che si spende per l’idea ma questi non hanno niente?
Un retroterra un passato?
Niente!.
Niente da spartire con i personaggi che erano parte integrante del sistema del magna magna.
Niente a che fare con quanti ci hanno sprofondato fino a toccare il fondo del barile e della moralità?
Ma basta leggere sui blog collegarsi su facebook per vederli lamentare contro il magna magna,pensieri salviamo le colline, pensieri politici illuminati eppure i fatti ci danno uno spaccato diverso vedi i tanti che volevano ma non ci sono arrivati “ FEDRO “ .
Si svegliano, decidono di dare a bere a certi boccaloni che occorre cambiare rotta.
Folgorati sulla via di Damasco, con tanto di cartina, anzi di gps, ma ieri dove erano ?
Cercano seguaci con metodi da boy scout, sui social network, con username da richiami per allodole o boccaloni … per raccogliere il più possibile di followers.
Come se ogni follower fosse un voto sul quale poter contare.. niente da meravigliarsi su questo,il mondo dicono sia bello perchè è vario, e anche avariato…
E ognuno trova i suoi polli.. o followers come preferite..
Daniele Manfredi
Al prossimo punto interrogativo