Sul finire del 2013, in un Consiglio Comunale affollatissimo, il Sindaco di Noto Corrado Bonfanti, annunciò di avere trovato 317 Mila euro per creare un Fondo di Solidarietà Tares, parlò anche di una graduatoria da farsi e delle domande documentate da presentare per potere partecipare.
Nell’arco degli anni che vanno dal 2013 ad oggi abbiamo più volte cercato informazioni in merito alla graduatoria ma sempre chi di competenza ci rimandava ad una graduatoria da farsi causa un nuovo ISEE che l’allora Governo Renzi impiegò più di un anno per permettere ai vari CAF di rilasciarlo.
Non sappiamo quante domande sono state presentate per partecipare alla graduatoria, sappiamo, ad esempio, che il nucleo familiare dello scrivente è rientrato nella seconda fascia della graduatoria, così come ci fu detto in un incontro con la Direttrice dell’Ufficio Tributi del Comune, sul finire del Gennaio 2018, che poi ci ha inviato la Cartella dei pagamenti.
Essendo il nucleo familiare di tre persone, in una abitazione di 60 m quadrati, con un reddito molto basso, due pensioni sociali, sono state pagate due rate di 64 euro l’una, quindi 128 euro, invece di 258 euro.
Non è stato così per gli anni successivi al 2013,cioè per gli anni 2014, 2015, 2016, 2017, infatti, abbiamo dovuto pagare ad oggi, la somma intera, cioè 257,80 euro, invece di 128 euro.
Secondo noi la somma pagata nel 2013 doveva divenire il parametro per gli anni successivi, invece, l’Amministrazione Comunale si è limitata a fare un Regolamento valido solo per il 2013, cosa per niente rispettosa nei confronti delle fasce dei Cittadini e dei nuclei familiari con redditi molto bassi.
Pensiamo ai pensionati al minimo di pensione, ai licenziati, ai disoccupati.
In proposito abbiamo letto molti Regolamenti delle Città del Nord, ma anche del Sud, sia di grandi Città che di piccoli Paesi in cui le varie Amministrazioni hanno stabilito nei loro Regolamenti validi dal 2013 che per chi ha redditi bassi la tassa sui rifiuti viene ridotta dal 25% al 50%, mentre per i pensionati a minimo di pensione, per gli esodati e per i disoccupati in molti Comuni è stata praticata l’esenzione al 100%.
Vogliamo che venga rivisto il Regolamento attuale per adeguarlo ai parametri del Regolamento del 2013.
Vogliamo ricordare al Sindaco Bonfanti e alla sua Amministrazione che l’articolo 53 della Carta Costituzionale recita:
“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione delle loro capacità contributiva“.
E si potrebbe aggiungere di conseguenza che “la libertà politica senza l’uguaglianza economica è un non senso“.
Roberto Bellassai
Comitato per i Diritti del Cittadino