“L’Annuario Statistico della Regione Siciliana presentato oggi e’ uno altro tra gli strumenti di conoscenza e di analisi che l’assessorato dell’Economia mette a disposizione per far conoscere i dati piu’ importanti della realta’ economica e sociale della regione. Si affianca a quelli sul versante del credito che abbiamo gia’ presentato nei mesi scorsi e tutti insieme possono contribuire a dare una immagine e una visione piu’ esatta delle risorse e delle pontenzialita’ su cui la Sicilia puo’ contare”. Lo ha detto l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao, in occasione della presentazione dell’anteprima della decima edizione dell’Annuario statistico della Regione siciliana, avvenuta oggi al polo didattico di viale delle Scienze, alla presenza di Enrico Giovannini, Presidente dell’ISTAT, di Fabio Mazzola, preside della facolta’ di Economia, Pietro Busetta, ordinario di statistica economica e Biagio Bossone, Ragioniere generale della Regione siciliana. “Il volume, frutto di sette anni di collaborazione tra la Regione e l’ufficio regionale dell’Istat, rappresenta – ha detto Francesca Abate nella sua illustrazione, dirigente dell’Istat della Sicilia – e’ utile per far conoscere meglio una realta’ regionale, che e’ fra le piu’ complesse d’Italia. Cosi’ come le precedenti edizioni, il volume consta di 17 capitoli tematici di interesse “generale” (ambiente, demografia, lavoro, etc.) e di due capitoli monografici dedicati in questa edizione, rispettivamente, alla descrizione dei primi risultati regionali del 6° Censimento generale dell’agricoltura ed alla gestione finanziaria dei Comuni della Sicilia sulla base di indicatori resi disponibili dalla banca dati del Ministero dell’Interno. Dal capitolo sulla finanza comunale, emerge il dato della scarsa autonomia finanziaria dei comuni siciliani: le entrate proprie totalizzano mediamente il 40% delle entrate correnti, contro il 60% nazionale. “Proprio i dati sui Comuni – ha detto l’assessore Armao – evidenziano un elemento molto importante: la continua diminuzione dei trasferimenti dallo Stato agli Enti locali. Cio’ e’ motivo di preoccupazione perche’ incide innanzitutto sui servizi ai cittadini che le amministrazioni non sono piu’ in grado di garantire. A partire da quanto accade a Palermo” “Fra le risultanze piu’ significative che si possono ricavare dal volume, – ha detto Giuseppe Nobile dirigente responsabile del servizio Statistica della Regione siciliana. – e’ da rilevarsi una lenta ma costante crescita del numero degli abitanti dell’Isola. La popolazione residente in Sicilia risulta pari a 5.051.075 abitanti (8,3% del totale nazionale), superiore di 8.073 unita’ a quella rilevata l’anno precedente. Il saldo migratorio si mantiene positivo ed in crescita rispetto al 2009 (109.182 iscrizioni anagrafiche nell’Isola contro 101.207 cancellazioni). L’invecchiamento della popolazione non risparmia la Sicilia e fa si’ che le classi d’eta’ piu’ giovani (15-39) perdano peso sul totale della popolazione in eta’ di lavoro (15-64)”. Il tasso di occupazione della regione (47.9%), mantiene nel 2010 un forte scarto negativo rispetto alla media nazionale (56,9%). Nello stesso anno, il 47,6% delle famiglie siciliane ha dichiarato che la propria situazione economica e’ peggiorata rispetto al 2009 (la quota dell’anno precedente era pari al 56,3%), registrando un valore superiore rispetto al corrispondente dato a livello Italia (43,3%).Per quanto riguarda il capitolo sul censimento dell’agricoltura 2010, si possono avere dalla sua lettura le misure di una forte crescita, rispetto al 2000, della dimensione media delle aziende (da 3,67 ettari a 5,49) e delle superfici agricole riferibili alle aziende con piu’ di 50 ettari (dal 24% al 33% del totale Il volume e’ disponibile nella versione elettronica nella home del sito della Regione(www.regione.sicilia.it). La versione cartacea sara’ distribuita nel mese di aprile.