Segue la trascrizione fedele di un recente botta e risposta, avvenuto su un blog poco dopo l’ultima elezione del presidente Napolitano e prima della fiducia al nuovo governo Letta, tra un parlamentare del PD e un anonimo commentatore. Non verranno citati né il nome del parlamentare, né quello del blog su cui ciò ha avuto luogo, perché si ritiene ciò irrilevante quanto, invece, risulta rappresentativo di una situazione generale che, in particolare, connota la crisi che sta attraversando la rappresentanza del PD.
Parlamentare PD:
La gravita’ della situazione e talmente profonda da imporre una riflessione e una discussione collettiva e diffusa. Il PD ha dato il peggio di se e confesso non immaginavo una frantumazione simile. Risentimenti personali e divisioni politiche mal sopite hanno prodotto un risultato politico devastante. Nel merito l’ipotesi Rodota’ non aveva alcun margine di successo per l’assenza dei numeri: gran parte del PD non intendeva sostenerlo. Lo stesso vigliacco impallinamento di Prodi testimonia la pesantezza delle divisioni. Alla fine non si poteva dire di no a Napolitano non foss’altro per conferirgli il potere di sciogliere le camere (in tal caso ipotesi elezioni 7 luglio). E’ stato escluso ogni intesa su governissimi vari. Nel caso spuntasse non ho alcuna remora nell’ anticipare il mio dissenso e ho già’ comunicato che non voterò’ certo la fiducia. Ciò’ detto, condividendo lo sconcerto, l’amarezza e l’incazzatura di moltissimi, vi confesso che mi aspettavo ben altro clima e un partito certo ricco di pluralismo ma non cosi diviso e spaccato con gente incapace di assumersi le proprie responsabilità’. Cosa accadrà’ ora? Con le dimissioni dell’intera segreteria nazionale si apre una fase delicatissima. Mi auguro si evitino scissioni, ma credo irrinviabile la definizione di un preciso profilo politico e programmatico del PD. A mio avviso è necessario ridefinire il significato e i valori di una moderna sinistra democratica. Una cosa e’ certa: abbiamo toccato il fondo, dobbiamo chiedere scusa ognuno per la propria responsabilità agli iscritti, militanti, dirigenti, elettori. Per quanto mi riguarda io lo faccio.
Commentatore anonimo:
“E’ stato escluso ogni intesa su governissimi vari.”
Quindi Berlusconi avrebbe esultato solo perchè così si può andare alle urne?
Ma davvero un parlamentare ci vuol far credere di non sapere che Napolitano lo vuole il governo PD/PDL/Scelta Civica e che, anzi, è stata la pre-condizione per accettare? Altrimenti dovremmo pensare che ha accettato il “sacrificio” per fare il liquidatore immediato di questo parlamento? E’ sempre la solita e inguaribile ipocrisia. Sono sicuro che se si dovesse arrivare alla soluzione auspicata fortemente da Napolitano, il “dissenso” del parlamentare (come di tanti altri del PD) si tramuterà in “sofferta ma leale adesione alle decisioni della maggioranza del partito“. Amen
Parlamentare PD:
signor ****…la fretta che ha di rispondere molto probabilmente non le ha permesso di leggere attentamente…proprio perchè non escludo nessuno degli scenari da lei citati, ho già dichiarato che non voterò la fiducia ad un governo con il PdL…dichiarazione che sto facendo con nome cognome pubblicamente…se lei avrà la cortesia di palesarsi con nome e cognome, le manderò eventualmente il verbale in cui potrà constatare il mio voto negativo a governi di larghe intese
Commentatore anonimo:
Prendo atto, come gli altri lettori del blog, delle sue impegnative affermazioni. Credo che prestissimo avrà modo, se vuole, di dar conto del suo operato riguardo questa, per me, sciagurata ipotesi.
Il prendere atto di quanto da Lei affermato, naturalmente, mi porta però a chiederLe quale sia la sua ipotesi di “piano B”, se si esclude l’immediato scioglimento del parlamento.
Grazie per la sua eventuale risposta (che considererò conclusiva).
Parlamentare PD:
signor ***,confermo la mia posizione,magari andiamo da un notaio,le rinnovo il mio impegno a votare contro un governo Pd/PdL e/o altro…ci sarebbe un altro modo per scongiuare il “governissimo”…invito il movimento 5 stelle dopo avere sbattuto la porta in faccia per 50 giorni alla proposta di Bersani di cambiamento a dichiarare ufficialmente la disponibilità’ a fare un governo PD/M5S. Questa e la mia conclusiva ipotesi A.
Finì così, il botta e risposta e sappiamo anche com’è andata a finire la vicenda della fiducia al governo Letta. Mi pare utile riportare l’ultimo post del commentatore a “tragedia” già consumata.
Commentatore anonimo:
CI SONO CASCATO
L’On. ***** , al post n. *** ci ha onorati intervenendo direttamente ad esprimere spontaneamente la sua posizione politica, in particolare affermando: ” E’ stato escluso ogni intesa su governissimi vari. Nel caso spuntasse non ho alcuna remora nell’ anticipare il mio dissenso e ho già’ comunicato che non voterò’ certo la fiducia.“
Una posizione netta ed inequivocabile. Mi ero permesso di dubitare sulla categoricità di quella affermazione, ma ero stato prontamente ripreso dall’Onorevole che aveva ribadito per ben due volte la sua posizione, affermando prima ” … ho già dichiarato che non voterò la fiducia ad un governo con il PdL.” e poi ancora più esplicitamente asserendo “… confermo la mia posizione, magari andiamo da un notaio, le rinnovo il mio impegno a votare contro un governo Pd/PdL e/o altro …”.
Ben tre interventi che, lo ammetto, mi avevano un po’ mortificato, dal momento che mi ero sommessamente permesso di avanzare un ironico dubbio sulla parola espressa con tale ferma determinazione da un onorevole della Repubblica.
Ieri, la fiducia alla camera al Governo PD/PDL ha visto tutto il PD compatto (eccetto Civati e Mattiello).
Quindi? Evidentemente sono caduto nella trappola del solito avatar perditempo che mi ha ingannato assumendo incautamente l’identità dell’Onorevole. Sono proprio un ingenuo e me ne scuso.
La frammentazione nel centro sinistra va a gonfie vele da troppo tempo,producendo mediocrità politica e comformismo! L’avvenire che questi vertici del PD ci hanno assicurati è quello di non pensare a nessuna alternativa politica al consumismo,di conseguenza a morire non denocristiani,ma doppiamente democristiani!
Per la cronaca l’on. ***** non è altri che l’on. Zappulla, che ha brillantemente superato quella profonda crisi di identità, semplicemente rimangiandosi tutti, ma proprio tutti, i suoi dichiarati propositi. Ciò basta per dare una valutazione politica e umana.