Piuttosto che evocare guerre tra generazioni, soldi sottratti ai giovani, la combriccola di Renzi avrebbe potuto restituire tutti i soldi della perequazione ai pensionati, invece sceglie di acquistare i famigerati F35.
Chi rappresenta ormai il PD?
Vale ancora la pena votare il partito democratico rappresentato da questa classe dirigente?
Contrariamente agli annunci della Difesa, la spesa militare italiana non accenna a diminuire, in particolare quella per l’acquisto di nuovi armamenti. Da un approfondito esame delle cifre contenute nel nuovo Documento programmatico pluriennale della Difesa (Dpp 2015-2017), di cui il fattoquotidiano.it ha ottenuto una copia in anteprima – dove diverse pagine sono dedicate a lamentare i tagli di budget – risulta che le forze armate italiane – Carabinieri esclusi – ci costeranno anche quest’anno 17 miliardi di euro, di cui ben 4,7 miliardi per l’acquisto di aerei e navi da guerra, carri armati, missili e fucili: la stessa cifra spesa nel 2014.
Per rinnovare l’arsenale bellico nazionale, il governo Renzi programma di spendere almeno 13 miliardi in tre anni, una cifra enorme che consentirebbe la restituzione integrale delle pensioni illegalmente decurtate da Monti.
La principale voce di spesa è come al solito quella per il personale della Difesa: oltre 10 miliardi se ne vanno infatti quest’anno in stipendi e pensioni per i 174.500 uomini e le donne di Esercito, Marina e Aeronautica, sempre più comandanti (oltre 90 mila tra ufficiali e sottufficiali) che comandati (circa 82mila i militari della truppa). Il processo di snellimento degli effettivi previsto dalla riforma Di Paola procede con grande lentezza (solo 1.382 dipendenti in meno rispetto all’anno scorso) e lo sblocco degli stipendi ha prodotto addirittura un lieve aumento della spesa totale, +1,6%. Altri 1,3 miliardi se ne vanno per la manutenzione di mezzi, armi, caserme e basi: pochi rispetto a quelli necessari, al punto che l’addestramento operativo – come si legge nel Dpp – è “finanziato in maniera pressoché esclusiva con le risorse provenienti dai provvedimenti governativi di sostegno delle missioni internazionali”, vale a dire i 900 milioni di euro del ‘Fondo Missioni’ del Ministero dell’Economia e della Finanze.
Fonte: Il fatto quotidiano
il pd: non è un partito. ma un’ associazione a delinquere. finalizzata ad impoverire i cittadini sempre di più. basta guardare e leggere quanti indagati ed arrestati ha tutti i giorni. mai votare pd e affini (partiti e partitelli che lo appoggiano).
Scusate ma su questo articolo devo profondamente dissentire.
Dico, ma vi siete guardati intorno? Avete visto cosa è successo negli ultimi trent’anni nei Balcani (ex Jugoslavia, Bosnia, Albania, Kosovo)? Lo sapete che i tagliagole dell’Isis hanno uno dei loro punti di comando in Libia? Ma avete visto cosa c’è in tutto il Medioriente? Pochi giorni fa a Palmiria in Siria sono stati uccisi e poi mutilati 400 civili. Qualcuno si è mai accorto che l’Italia si trova al centro di tutto ciò ed è circondata per il 90% da mare!
Chi interviene nel controllo dei flussi migratori? Da chi è stata soccorsa la Costa Concordia e tante altre navi minori quando hanno avuto incidenti? Chi interviene in caso di calamità naturali (terremoti, alluvioni, ecc.)? Vi siete dimenticati che per togliere la monnezza a Napoli sono intervenuti i militari… È inutile continuare nell’elenco, finirei per annoiare.
Adesso se volete tagliate pure e date ai pensionati, POI PERO’ SE I SOCCORSI ARRIVANO IN RITARDO NON VI LAMENTATE!!! Quello di cui c’è bisogno in questo momento è solo una razionalizzazione della spesa. Purtroppo la sicurezza ha un costo e anche se in quei pochi momenti di quiete questa spesa potrebbe sembrare superflua occorre sempre garantire una prontezza operativa e immagine internazionale, e su questo punto mi rifaccio alla logica del brocardo latino “si vis pacem, para bellum” (se vuoi la pace sii preparato alla guerra).
Dormite sogni tranquilli intanto che potete… la pace non può durare in eterno!